martedì 23 agosto 2016

Film della serata #7: Equals

L'estate volge al termine, anche se qui da me il caldo non dà tregua, ed io penso e ripenso al destino di questo blog e se dare o meno un epilogo al mio percorso da blogger.
Sono onesta, non è un bel periodo, non lo è affatto. E tra tante ansie e pensieri, questo spazio non è più una via di fuga come lo è stato per tanto tempo. La pagina cresce, anche se piano piano, e su Instagram siete davvero tanti, nonostante l'inattività. Gli stimoli ci sono ed anche le idee (se vedeste le mie bozze...), ma forse sarà per la poca interazione, per alcune piccole delusioni legate proprio a questo mondo, per il mio interesse crescente verso altri passatempi, non lo so, sta di fatto che ritrovarmi di fronte a questa pagina bianca mi innervosisce e mi fa chiudere tutto senza nemmeno pensarci.
Eppure, qualche minuto fa - mentre scrivo è notte fonda - ho finito di vedere un film ed il primo pensiero che ho avuto è stato quello di condividere con voi le emozioni che mi ha dato, come mi piace tanto fare, e chi legge il blog da tempo lo sa.
Il film in questione è Equals, attualmente in programmazione nella sale, anche se io l'ho visto in lingua originale per vie traverse.

Fonte


Storia d'amore piena di sfumature, il film è ambientato in un ideale mondo del futuro dove gli esseri umani sono stati geneticamente modificati e privati delle emozioni nel tentativo di proteggere la società dalla guerra e dall'instabilità motivata dai desideri e dalle passioni che hanno distrutto le generazioni precedenti. Ma il tentativo di sopprimere i sentimenti non va sempre a buon fine e in alcuni individui le emozioni riemergono. Il Collettivo definisce questa malattia la Switched-On Syndrom (Sindrome dell'accensione) o SOS. E quando una crisi sanitaria mette a rischio la sopravvivenza della società, tutti coloro che mostrano i sintomi della SOS sono sottoposti a pesanti trattamenti farmacologici o inviati al Den, un centro correzionale dal quale nessuno è mai tornato. Kristen Stewart e Nicholas Hoult sono Nia e Silas, gli sfortunati amanti del film che s'incontrano sul luogo di lavoro, la rivista scientifica, Atmos. Quando Silas comincia a mostrare i primi sintomi di SOS e sente un risveglio di emozioni, viene irresistibilmente attratto da Nia, che a sua volta tenta di nascondere la sua SOS. Ma più cercano di celare i loro sentimenti, maggiore diventa l'attrazione reciproca. Tuttavia, la felicità per la nuova e sconosciuta intimità, si accompagna alla paura di essere scoperti e mandati al Den. Con l'aiuto di un gruppo di sostegno formato da persone affette da SOS, Nia e Silas capiranno che la loro unica possibilità di salvezza è la fuga.

In un periodo in cui se le storie d'amore non sono condite da frustate, manette e sesso estremo non fanno parlare di sé, Equals travolge con la delicatezza dei sentimenti. 
La storia di Nia e Silas è fatta di sguardi rubati, di sospiri, di carezze. Attorno a loro la freddezza di un bianco puro, vuoto, sterile, di suoni elettronici e spazi ampi in cui non c'è possibilità né volontà di contatto. Le interazioni sono formali e le conversazioni monotone. La normalità, nel mondo di Equals, è fatta dalla totale assenza di sentimenti, tranne che per gli infetti, coloro che hanno preso il bug, nei quali lentamente si svegliano sensazioni intense che spaventano, terrorizzano, per le quali si sperimentano cure, per le quali alla fine l'unico rimedio è il Den, un manicomio futuristico dove i pazienti vengono spinti al suicidio.
C'è chi ammette il contagio e si sottopone alla terapia e c'è chi si nasconde, cercando di reprimere i sentimenti e di apparire normale.
Quando Nia e Silas scoprono di essere attratti l'una dall'altro, attorno a loro si accende una luce calda ed avvolgente, i sospiri, le chiacchierate, le risate, come dolce musica, che li culla e li accompagna lungo una strada tortuosa e pericolosa.
Ciò che ho apprezzato di più del film è il modo in cui sono riusciti a rendere, attraverso le inquadrature, il montaggio e la recitazione dei due attori protagonisti, l'istintività dei sentimenti. Tutto è nuovo per loro, anche sentire il profumo della pelle, il sapore dei cibi, la morbidezza delle labbra.
Ma accanto alla bellezza dell'amore, c'è il buco nero della paura, della rabbia, del dolore, dell'angoscia.
Avrà una trama banale, scontata, un finale prevedibile, una progressione a tratti troppo lenta, ma Equals mi è piaciuto tantissimo, mi ha emozionata e commossa, mi ha fatto trattenere il respiro e sorridere. E' stato il film giusto al momento giusto ed io vi consiglio di vederlo assolutamente.


E voi? Avete visto qualcosa di bello ultimamente?
Importerebbe a qualcuno se MikiInThePinkLand chiudesse i battenti?

Alla prossima, forse