lunedì 27 luglio 2015

Trucco Del Giorno #108: Like an Esotic Fruit feat. Nabla Cosmetics (Grenadine&Clementine Swatches+Comparazioni)

Il titolo di questo post è un omaggio/ringraziamento a Foffy, sempre deliziosa con i suoi commenti ai miei post ed ai miei make-up, per i quali utilizza spesso metafore e paragoni davvero azzeccati, come in questo caso. Ammetto che al frutto esotico non ci avevo proprio pensato quando ho realizzato il trucco di oggi, ma in effetti ci sta.

Per un'ombrettomane incallita come me, scovare un colore particolare, che non assomiglia a nulla in mio possesso, è praticamente impossibile.
Eppure è successo, con Clementine di Nabla.

Appena è arrivato il mio ultimo ordine (post QUI), lui ha catturato subito la mia attenzione e nella mia mente hanno cominciato ad affacciarsi decine di accostamenti che avrei potuto realizzare.

Clementine è un ombretto bright della seconda generazione di ombretti del brand, come mi piace definirli.

Dx: luce artificiale fredda
Sx: luce naturale diffusa

Sul sito ufficiale è descritto come un color mandarino brillante dai morbidi riflessi oro. Una tonalità vivida, dolce come un candito e solare come un pomeriggio estivo! Perfetto come punto luce per ravvivare smokey drammatici. 
Si possono creare gradienti sofisticati accostando Clementine ad Unrestricted, e gradienti pop accostandolo invece a Babylon. Per indossare un look estremamente glamour ma allo stesso tempo fresco e semplice è consigliato applicare Clementine su tutta la palpebra sfumandone i contorni con Peach Velvet, per definire poi lo sguardo con il mascara Le Film Noir e completare il look con Beverly sulle labbra.
Imperdibile per gli occhi azzurri, saprà mettere di buon umore chiunque lo indossi!


Nonostante i consigli di MrDaniel MakeUp siano stuzzicanti - e come potrebbero non esserlo? - io ho visto Clementine accostato a Grenadine, della collezione Genesis.

Luce artificiale fredda

Luce naturale diffusa
Le differenze sono evidenti. Il colore che più si avvicina è Cranberry di MAC che ha però una base più scura ed è molto meno satinato. E sulla mia palpebra queste piccole cose fanno la differenza.

Grenadine è un rosso melograno, intenso ricco e sensuale. Il sottotono corallo insieme ai suggestivi riflessi lampone ed amaranto ne fanno un ombretto incantato. Particolarmente sofisticato è adatto a realizzare look di carattere ed allo stesso tempo di tendenza. Benché sia un rosso non è difficile da indossare ed illumina ogni occhio. Truccarsi con Grenadine è una tentazione a cui non si dovrebbe resistere! 
Applicandolo con un pennello da sfumatura dà vita a gradazioni eleganti e multi-riflessate che permettono di ottenere in un attimo makeup ricercati e per tutti i giorni. 
Stupendo sulla palpebra mobile insieme a Madreperla come punto luce. 
Consigliata l'applicazione piena su tutta la palpebra contornando l'occhio con la matita Bombay Black e sfumando Tribeca o Mimesis nella parte esterna per ottenere smokey sexy e magnetici.
In ogni caso imperdibile per gli occhi verdi.


Ma adesso vediamo che ho combinato!

Per la base viso

- Fondotinta MAC StudioFix Fluid in NW20
- Correttore Fit Me Maybelline n°10
- Cipria PuroBio Indissolubile n°01

Per le sopracciglia:

- Faint dalla palette Naked di Urban Decay
- MAC Brow Set in Show-Off

- NYX Jumbo Eye Pencil in Yogurt su tutta la palpebra mobile
- Neve Cosmetics Pastello Occhi in Piuma/White sotto l'arcata sopraccigliare e nell'angolo interno

Di Nabla

- Petra nella piega
- Mimesis nell'angolo esterno
- Grenadine sulla palpebra mobile dal centro verso l'esterno
- Clementine nell'angolo interno verso il centro
- Citron lungo la rima cigliare inferiore
-Christine come illuminante sotto l'arcata e nell'angolo interno
- Kajal Bombay Black nella rima interna

- Liquid Ink Eyeliner di Essence
- Lash Princess Mascara di Essence

Sulle guance

- Kiko Soft Touch Blush n° 108
- Christine di Nabla come illuminante

Sulle labbra

- Diva Crime Nabla in Panta Rei






E questo è il risultato:






Vi piace? Concordate con Foffy?
Con cosa abbinate Grenadine? E Clementine?

Alla prossima,


venerdì 24 luglio 2015

Miki In The Big Apple #5: 4 Gennaio, Washington

Nelle puntate precedenti:

#1: Genesi di un viaggio, paure ed aspettative
#2: 1 Gennaio 2015. Il viaggio, l'aeroporto, la metro, Manhattan
#3: 2 Gennaio 2015. American Breakfast, 5th Avenue, Central Park, Upper East Side
#4: 3 Gennaio 2015. Bryant Park, NY Public Library, Grand Central Terminal, Hard Rock Cafè e Shopping


New York è una città che non dorme mai. Come la maggior parte delle metropoli probabilmente. Vi è una costante attività, in alcuni momenti frenetica, ma per la maggior parte della giornata la vita semplicemente scorre. 
Per questo, quando la mattina di domenica 4 Gennaio, alle 6:00 eravamo già per strada, non ho avvertito alcun timore, ma anzi la stessa sensazione di familiarità che ho provato nei giorni precedenti. 

Penn Station
FONTE

Direzione: Penn Station, a soli sette isolati dal nostro albergo. 

Dopo aver visto la Grand Central, la Penn Station non è nulla di che, ma ci ha subito colpito l'organizzazione e l'estrema facilità con cui ci si orienta. Avendo fatto i biglietti on line, la prima cosa è stata chiedere al punto informazioni se fossimo in regola o dovessimo fare altro prima di prendere il treno. Anche in questo caso la disponibilità e la cortesia si sono sprecate. 
Le stazioni, sia a New York che a Washington, sono molto simili ad un aeroporto, con i gates e l'impossibilità di avvicinarsi al binario finché non viene chiamato l'imbarco, con il controllo individuale del biglietto.
Il nostro treno sarebbe partito alle 6:45 ed in tre ore e mezza ci avrebbe portati nella capitale. Avevamo tutto il tempo per la colazione, che abbiamo fatto da Dunkin' Donuts.


Inutile dire che la donut era deliziosa, così come il caffè, che ci ho messo tre ore e mezza a terminare per quanto era bollente.

Il treno non era nulla di impressionante, anzi, dall'esterno non prometteva nulla di buono, una volta saliti, invece, era super pulito, c'era un bar fornitissimo, la possibilità di refillarsi l'acqua all'infinito ed il Wi-Fi funzionante (non parliamo dei bagni... li avrei fotografati!).

Il viaggio è stato tranquillo ed io e Tony siamo stati tutto il tempo con la faccia appiccicata al finestrino a guardare il paesaggio che scorreva. Centri abitati separati da chilometri di foresta, dall'atmosfera davvero suggestiva.
Ogni tanto ci guardavamo ed esclamavamo "questi sono gli Stati Uniti, l'America, quella vera...".

Se ne avete la possibilità, durante un viaggio negli States, a New York, andate a Washington. Vi assicuro che ne vale assolutamente la pena.

Se i giorni precedenti, Manhattan ci aveva abituati a stare con il naso all'insù, quasi sopraffatti dall'altezza dei suoi grattacieli, abbagliati dalle superfici specchiate, dalla modernità e dalle luci, Washington ci ha fatti sentire piccoli, infondendoci una sorta di timore reverenziale. Calpestare le sue strade sembrava quasi un'oltraggio, ad una città in cui si è scritta e si continua a scrivere, nel bene e nel male, la storia del mondo.
Se NY è altezza, leggerezza, WDC è solennità, maestosità, imponenza. Lo sguardo si perde all'orizzonte, sorvolando su edifici storici e strade ampie.
La stessa Union Station è un capolavoro e quasi ha dato un assaggio di ciò che avremmo trovato all'esterno.

Union Station
Appena usciti dalla stazione ci siamo ritrovati davanti alla Liberty Bell, una copia ovviamente, considerando che l'originale si trova a Philadelphia. 
Potete immaginare noi, che abbiamo amato alla follia Il Mistero dei Templari, come ci siamo sentiti di fronte a cotanta bellezza.

Liberty Bell
Davanti alla Liberty Bell, il monumento che commemora Cristoforo Colombo: 

Monumento a Cristoforo Colombo
Non avremmo avuto molto tempo per girare la città, saremmo ripartiti infatti nel pomeriggio e per questo motivo abbiamo voluto circoscrivere la visita ai monumenti principali, attraverso una piacevole passeggiata che li avrebbe sfiorati tutti, anche se velocemente.
Non avevamo però fatto i conti con il caldo asfissiante (c'erano persone con le maniche corte nel primo pomeriggio), con il Giardino Botanico e con il mio fidanzato in modalità bambino di tre anni all'Air and Space Museum.
Per quanto mi riguarda invece, è stata la giornata più brutta in assoluto. Ero in quei giorni in cui le donne fanno la ruota e il bungee jumping, ed io invece avrei solo voluto spararmi. Un dolore che non vi sto a dire... Ma vabbè.

Con la Union Station alle spalle, si può subito godere della vista del Campidoglio:

Capitol
Peccato per l'impalcatura. Quando si dice la fortuna... Ma una volta lì vicino, lo spettacolo rimane comunque grandioso:



Forse perché era domenica? Non lo so, ma c'era pochissima gente, un silenzio solenne, un'atmosfera particolare, dovuta anche alle condizioni meteorologiche. Era quasi magico.


Purtroppo del Campidoglio siamo riusciti a vedere solo il retro, per i motivi di cui sopra, ma la prossima volta riusciremo ad entrarci (la domenica è chiuso) ed a vedere il National Mall.

Continuando a camminare, ci siamo imbattuti in diversi edifici: la Biblioteca del Congresso, la Corte Suprema, il Senato.

Corte Suprema
Il Giardino Botanico è stata una sorpresa, non ne avevo letto da nessuna parte ed è stata una pausa piacevolissima. L'ingresso è gratuito e si può godere di uno spettacolo meraviglioso, con la riproduzione di diversi ecosistemi.

Giardino Botanico










E' stata un'ora davvero rilassante e ci voleva visto che dopo poco saremmo entrati allo Smithsonian's National Air and Space Museum, tappa attesissima in particolar modo dal mio fidanzato, in cui abbiamo trascorso la maggior parte del tempo.


Padiglione dedicato ad Amelia Earhart, di cui oggi ricorre la nascita

Anche in questo caso l'ingresso era libero e chi voleva poteva lasciare un contributo, cosa che noi abbiamo fatto considerata l'esperienza piacevole ed i servizi offerti.

All'uscita dal museo, mancavano tre ore alla partenza ed abbiamo alzato un po' il passo, depennando il Lincoln Memorial ed il Jefferson Memorial, che vedremo la prossima volta.

Washington Monument
Dopo aver visto l'imponente obelisco, ci siamo diretti velocemente alla Casa Bianca.
Siete stati a Roma? O al Louvre? Avete presente la sensazione che si prova a ritrovarsi di fronte alla Fontana di Trevi o a La Gioconda?
Ecco, per la Casa Bianca ho provato una sensazione simile. Dalle foto che avevo sempre visto in rete ed in tv, mi sembrava grandissima ed imponente, con tutto quel verde attorno.
Poi giri l'angolo e ti ritrovi davanti quella che ti chiedi se sia la dépendance della Casa Bianca!
Soprattutto dopo essere stata davanti ad edifici mastodontici, lei sembra davvero piccola, ma non per questo meno bella. Ed è davvero... bianca! Non oso immaginare quanto risplenda al sole!



E poi è stata una lunga passeggiata verso la stazione, senza seguire mappe o indicazioni e fidandoci del nostro orientamento. Ci siamo addentrati nella città, scoprendo degli angoli davvero deliziosi e quartieri, come quello cinese, molto pittoreschi.




Ammetto che ad un certo punto ho pensato che non saremmo arrivati in tempo o comunque che sarei morta prima!
Alla fine ce l'abbiamo fatta e siamo riusciti anche a mangiare qualcosa in stazione da Pret à Manger:

Sarò esagerata ma a me queste cose entusiasmano da morire!
Così come quello di andata, anche il viaggio di ritorno è stato tranquillo e piacevole, nonostante fosse buio e non potessimo godere della vista.

Il tempo di ritornare in albergo, fare una mega doccia, e collassare sul letto.

ALTRI POST:



Alla prossima,


giovedì 23 luglio 2015

Burt's Bees Radiance Facial Cleanser Review

Alla fine dell'anno, i prodotti dalla wishlist al cassetto saranno davvero tanti, ed il detergente di cui vi parlo oggi è tra questi. Lo avete visto infatti in cima alla lista dei prodottiPROva del 2015 e devo dire che ci avevo visto giusto.

Nonostante sentissi parlare da tempo della qualità dei prodotti Burt's Bees, non mi era capitato di provare nulla, anche per la reperibilità non proprio facile. 
Ma poi sono stata a New York ed è sbocciato l'amore. 
Entusiasta di ciò che avevo portato a casa con me (potete trovarne un assaggio QUI), non ci ho pensato due volte ad acquistare la Lozione Detergente Viso su EccoVerde.

INFORMAZIONI SUL PRODOTTO

Fonte
99% naturale!
La pappa reale, una delle sostanze più ricche in natura, aiuta a migliorare l´aspetto della vostra pelle e renderla raggiante.
Questo detergente viso è ricco di perle di jojoba e di un composto di diversi acidi di frutta (estratto di mirtillo, canna da zucchero, acer saccharum) per un'esfoliazione delicata e per una pelle elastica.

Il detergente naturale purificante con una base di olio di noce di cocco e di girasole rimuove le impurità, il grasso della pelle e il make up.
Per una carnagione fresca ed una pelle radiosa!

Applicazione: Utilizzare il detergente sul volto e sul collo inumiditi e massaggiare con la punta delle dita o un panno. Risciacquare con acqua tiepida. Utilizzare successivamente la crema idratante Burt´s Bees. 

QUANTITA': 175 ml
PREZZO: 15,99 €

Ingredienti (INCI): aqua (water, eau), decyl glucosidecarthamus tinctorius (safflower) oleosomes, sodium cocoyl hydrolyzed soy protein, glycerin, coco-glucoside, glyceryl oleate, parfum (fragrance), royal jelly,, simmondsia chinensis (jojoba) butter, hydrogenated jojoba oil, vaccinium myrtillus (bilberry) fruit extract, saccharum officinarum (sugar cane, extrait de canne a sucre) extract, acer saccharum (sugar maple) extract,, citrus aurantium dulcis (orange) fruit extract, citrus medica limonum (lemon) fruit extract, xanthan gum, glucose, citric acid, sodium chloride, glucose oxidase, actoperoxidase, butylphenyl methylpropional, hexyl cinnamal, hydroxycitronellal, linalool

LA MIA PELLE

Delicata, sensibile, che si arrossa facilmente. E' mista con zone secche e zone più grasse e tale situazione viene accentuata da detergenti aggressivi o comunque non adatti al mio viso.
Mal sopporta oli troppo pesanti, come quello di cocco o di karitè, che provocano la comparsa di comedoni e punti neri.
Ciò che cerco in un detergente viso è delicatezza, soprattutto, una buona azione lavante, che non vada a seccarmi la pelle, provocando quella fastidiosa sensazione di tensione.

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO E UTILIZZO


Il packaging è pratico ed essenziale, in plastica dura e dotato del dispenser, cosa che apprezzo tantissimo.

All'interno il prodotto ha una consistenza simile a quella degli shampoo, molto densa e scivolosa ed ha un profumo delizioso, dolce, leggermente fruttato (per rimanere in tema shampoo, molto simile al Pantène).

Ne basta pochissimo, sulle dita umide, per massaggiare il viso, creare una morbida schiuma e detergere la pelle.

Da quando l'ho acquistato, a Febbraio, l'ho utilizzato almeno una volta al giorno, alternandolo allo scrub St. Yves, altro amore newyorkese di cui vi parlerò presto. Quando la mia pelle era più sensibile ed arrossata, ho utilizzato esclusivamente lui, sia al mattino appena sveglia, sia la sera dopo essermi struccata.

OPINIONI E RISULTATI

Come vi ho anticipato all'inizio del post, ho adorato questo prodotto. L'ho utilizzato con piacere e soddisfazione sin da subito e fino alla fine.
E' delicato, non mi ha mai seccato la pelle o resa, al contrario, più grassa, né nei mesi più freddi, né adesso con le temperature da forno crematorio.
Dopo aver asciugato il viso, quasi non sembra necessario andare ad applicare tonico e crema, perché la pelle è morbida, liscia ed appare più compatta e con un colorito uniforme.
Se utilizzato sul viso truccato, anche solo con una leggera base, non ha particolare potere struccante e si rivela assolutamente insufficiente.
Sicuramente lo riacquisterò e molto probabilmente aspetterò di essere a New York per farne scorta.

REPERIBILITA'

Ecco-Verde

Boots

Se avete altre domande o curiosità su questo prodotto, qualcosa che mi è sfuggita durante la stesura del post, chiedete pure.

Voi lo avete mai provato? Che detergente state usando? O qual è il vostro prodotto preferito?

Alla prossima,



lunedì 20 luglio 2015

Trucco Del Giorno #107: Playing with Babylon by Nabla Cosmetics (swatches e comparazioni)

Luce Fredda
Quando è uscita la collezione Butterfly Valley di Nabla Cosmetics, Babylon è stato l'ombretto che mi ha entusiasmata di più.
Il verde è un colore che amo, che amo utilizzare sugli occhi, in tutte le sue sfumature, soprattutto quando presenta una componente petrolio, come in questo caso.
E' un colore che si presta ad un'infinità di abbinamenti e che rende lo sguardo magnetico.

Dopo aver giocato con Clementine, che ho visto subito abbinato a Petra e Citron, stavolta è il turno di Babylon, anche per rispondere ad una precisa richiesta di Sue/Cosmetic Mind, che era perplessa circa la sua scrivenza.

Come ho scritto nel post di veloce presentazione degli ultimi ombretti Nabla acquistati, Babylon ha un consistenza morbidissima, una texture setosa ed il colore è pienissimo alla prima passata.

Nonostante nel mio beauty non manchino affatto i verdi, non ho nulla che possa essere definito dupe. Inoltre ci tengo a dire che due colori possono essere anche identici, ma raramente avranno le stesse prestazioni.

Le comparazioni che ho voluto fare mostrano non solo ombretti diversi per tonalità, nonostante la somiglianza, ma anche per finish e texture.

Luce naturale diffusa
(clicca sull'immagine per ingrandire)
Luce solare diretta
Penombra
- Verde Cobalto Perlato di Kiko (ColourSphere n° 27): ha una base nera più evidente ed il riflesso verde è accentuato dalla presenza di glitter, che sono assenti in Babylon.

- Fringe dalla Palette Electric di Urban Decay: questo confronto mi è stato richiesto. Come potete vedere si tratta di due colori completamente diversi. Tuttavia vi è una notevole somiglianza di texture tra Babylon ed i pigmenti pressati della palette di UD.

- Pixie Tears di Neve Cosmetics: ha un riflesso dorato assente in Babylon, nonostante la base sia molto simile. La differenza più grande sta nelle prestazioni dei due ombretti. Pixie Tears, minerale, non ha aderenza sulla mia palpebra e per apparire intenso va costruito.

- Pacifico dalla Palette MakeUp Delight di Neve Cosmetics: è un verde più sporco, con una punta di marrone. Notevole anche in questo caso la differenza di texture, decisamente più grossolana e meno morbida rispetto a Babylon.

Nel trucco di oggi lo vedrete abbinato ad altri verdi del brand, e non solo. Ho voluto giocare sia con l'armonia delle tonalità, ma anche con i contrasti.

I prodotti utilizzati sono:

- Fondotinta MAC StudioFix Fluid in NW15

- Correttore Maybelline Fit Me n° 10

- Cipria Compatta Indissolubile di Puro Bio, n° 01

Per le sopracciglia:

- MAC Brow Set in Show-Off

- MAC paint Pot in Painterly su tutta la palpebra

- W.O.S. dalla palette Naked Basics di Urban Decay, su tutta la palpebra, insistendo sotto l'arcata sopraccigliare

- Kiko Longlasting Stick Eyeshadow n° 20, Nero, agli angoli interno ed esterno, e n°09, Verde Nilo, al centro della palpebra mobile

- Mimesis di Nabla sfumato nella piega

- Moonrise di Nabla nell'angolo esterno

- Babylon di Nabla, picchiettato asciutto nell'angolo interno ed esterno, sfumato verso il centro e lungo la metà esterna di rima cigliare inferiore

- Zoe di Nabla al centro della palpebra mobile e nell'angolo interno

- Atmosphere di Nabla lungo la rima cigliare inferiore

- Kajal Nero Bombay Black di Nabla nella rima interna

- Mascara Essence Lash Princess (False Lashes Effect)

- Eyliner Essence Liquid Ink

Sulle guance

- MAC Mineralize Blush in Gentle

Sulle labbra

- Instigator di MAC




E questo è il risultato:







Che ne pensate del trucco? E di Babylon?
Se avete qualche domanda, o volete vedere uno degli ombretti Nabla all'opera, fatemelo sapere nei commenti.

Alla prossima,