venerdì 20 dicembre 2013

Random stuff of the day#8



- Ennesimo correttore per occhiaie, direttamente da Torino: Pro Longwear Concealer NW15

- Cameo Ciobar con panna... La goduria! Quella nella foto è la tazza del mio fidanzato, la mia era quattro volte più piccola! -__-"

- E continuano ad arrivare pacchetti sotto al mio alberello *___*

- Profumatore Yankee Candle per la macchina... Il paradiso!

- Le mie tarte, una più buona dell'altra.

Buonanotte, a domani.



giovedì 19 dicembre 2013

Random stuff of the day #7



- Lacquer Rouge Shiseido n°RD 607

- Nuovi Gran Cereale Digestive... Buonissimi!!!

- La mia nuova, seria e discreta cover.

- Chinuliddhre alla nutella

- Shopping da H&M

Buonanotte e a domani.


mercoledì 18 dicembre 2013

Random stuff of the day#6



- Pochi ma buoni per truccarsi alle 5:00 di mattina

- La luna ed il cielo stellato delle 6:00, di mattina.

- Scoprire una bioprumeria

- Sorseggiare per tre quarti d'ora un goccio di Baileys e sentire la testa pesante.

Buonanotte e a domani.



martedì 17 dicembre 2013

Random stuff of the day#5



- Ritrovare il piacere di scrivere nei ritagli di tempo.

- Truccarsi in due minuti con poche, pochissime cose.

- Approfittare della casa vuota per cantare una canzone

- Emozionarsi per il teaser del nuovo video dei Crifiu

- Ricevere i pacchetti e metterli sotto l'albero del lovvore

- Riuscire a trovare il tempo per lavare i pennelli.

A domani e buonanotte.


lunedì 16 dicembre 2013

Random stuff of the day#4



- Fare merenda con le noci... Adoro!

- Fare una frittata al forno che si gonfia come se fosse un soufflé

- Ricevere un messaggio che ti scalda il cuore e ti sistema la giornata

- Cedere ad un Oreo

- E, ovviamente, prendere il Gaviscon. Gastrite I love you!

Buonanotte e a domani.



domenica 15 dicembre 2013

Random stuff of the day#3


- Domenica mattina: latte e nesquik! (anche perché mi ci vuole una settimana giusta poi per digerirlo)

- Guardare Magnolia, la mia prima fatina, e pensare inevitabilmente ad una persona che non fa più parte della mia vita e che mi manca tantissimo.

- Ritrovare la spugnetta Kiko, smarrita da due mesi.

- Grandi pulizie (grazie alle quali ho trovato la spugnetta!)

- Fare l'albero di Natale faticando il doppio, dovendo spostare ogni singola pallina che appende papy.

- Fare l'alberello del lovvore, mio personale, con tanto di passaporta.

Buonanotte, a domani


sabato 14 dicembre 2013

Random stuff of the day#2

Sono contenta che l'idea vi sia piaciuta...
Su, non siate timidi e ditemi qual è la vostra #RandomStuffOfTheDay


- Sentire il vero profumo delle rose

- Non riuscire a fare la riga al centro ai capelli, dopo anni di riga da un lato

- Ascoltare a ripetizione Missing

- Cominciare ad incartare qualche pensierino

- Non vedere l'ora di annusare le tarte che mi ha comprato il mio fidanzato

- Truccarmi con una delle mie palette preferite

A domani, buonanotte


Prodotti Bye Bye#10: Novembre.

Il mese di Novembre è trascorso abbastanza tranquillamente dal punto di vista dello "smaltimento" (preferisco dire utilizzo, visto che non compro per smaltire ma per utilizzare, appunto) dei prodotti, poi, negli ultimi giorni c'è stato il boom e mi sono ritrovata sommersa da boccette e flaconi.


Quindi, mettetevi comodi e cominciamo!

- L'Erbolario Effetto Reale Maschera Supernutriente ad Azione Restitutiva

Vi avevo già parlato dello shampoo della stessa linea (post review QUI), che mi aveva lasciata alquanto indifferente e la stessa cosa posso dire della maschera. Ho provato ad utilizzarla sia su capelli umidi, dopo lo shampoo, sia su capelli asciutti, lasciata in posa per qualche ora, prima del lavaggio. Non dico che è come non averla utilizzata, assolutamente, ma non c'è stato sui miei capelli quell'effetto super-addirittura-nutriente che promette. Se considerate poi che il prezzo è di 13,00€ per 150ml (pochissimi!), allora non ne vale proprio la pena. Vale la stessa cosa che ho detto per lo shampoo: la consiglio a chi ha i capelli corti e sottili.

Questo è l'INCI, quasi completamente verde:


- Balsamo Splend'Or Fiori e Bacche di Ribes

Come il suo fratellino al cocco ed il cugino al karité, questo balsamo è davvero ma davvero insufficiente per districare i miei capelli. Continuo comunque ad utilizzarli con soddisfazione, come ho già avuto modo di dirvi in altri post dei prodotti finiti, sia d'estate, quando vado al mare e sciacquo i capelli solo con questi prodotti, ogni giorno, senza usare shampoo, sia quando uso il mio adoratissimo balsamo della Biofficina Toscana, che costa un occhio e che riservo alle punte. In quest'ultimo caso, applico il balsamo Splend'Or abbondantemente su tutte le lunghezze.

Questo è l'INCI, decisamente peggiore rispetto agli altri due.


Non penso che lo ricomprerò, preferendo le altre due tipologie. Il prezzo è molto basso ed oscilla tra 0,80€ e 1,20€ in base ai punti vendita.

- Garnier Ultra Dolce Shampoo Olio di Avocado e Burro di Karitè

Tra gli shampoo da supermercato con un inci accettabile, questo è senza ombra di dubbio il mio preferito. Ha un profumo dolce ma non stucchevole come quello alla vaniglia, lascia i capelli morbidissimi e puliti. L'unica pecca che ho riscontrato è che non posso utilizzarlo per troppi lavaggi consecutivi in quanto mi appesantisce i capelli e mi causa una leggera dermatite. Lo alterno con altri eco-bio e mi ci trovo benissimo.

Il prezzo è di circa 2,80€ e questo è l'INCI:


- Omnia Botanica Balsamo Setificante Spray al Miele, Mandorla e Camomilla

E' il terzo prodotto che provo di questo marchio ed è il terzo prodotto che proprio non mi piace.
L'ho acquistato in estate, sperando di poterlo utilizzare sulle lunghezze per idratarle e ravvivare il mosso naturale dei miei capelli. L'odore è nauseabondo e l'effetto idratante praticamente assente. L'unica cosa positiva è che fissa leggermente la piega ma se usato in quantità superiore al necessario appiccica i capelli e li annoda terribilmente.
Sono riuscita a terminarlo diluendovi qualche olio e spruzzandolo sulle lunghezze come impacco pre-lavaggio.
Il costo è di 7,00€ circa e questo è l'INCI:


- Be Chic Olio 1000 Usi


Non mi dilungo ulteriormente su questo prodotto, ne ho fatta una review dettagliata QUI










- Veet Crema Depilatoria Ascelle e Bikini 

Uso questo prodotto da anni. Lo ricompro regolarmente e lo utilizzo solo ed esclusivamente sulla "zona bikini" (perché non chiamarlo inguine? Bah...) quando non ho voglia di imprecare in neozelandese (l'accento neozelandese è figo, quindi imprecare diventa più chic) utilizzando il Silk Epil.
Puzza da morire e se lasciato agire più di 8 minuti è irritante, almeno sulla mia pelle.

Il prezzo si aggira attorno ai 4,00 o 5,00€.

L'INCI penso che si avvicini alla composizione della bomba atomica:


- Lush Detergente Viso Mai Senza 

Ne avevo già finita una confezione, questa è la seconda e ne ho già iniziata una terza. Che dire di più?

E' il detergente/esfoliante viso migliore che io abbia mai provato. Una coccola per la mia pelle ed un piacere per il naso.

Conto di farvi una recensione approfondita al più presto.

Il prezzo è di 9,50€ per 100g di prodotto.

E questo è l'INCI:


- Essence Better Than Gel Nails Top Sealer High Gloss

Non mi è piaciuto affatto. Di certo aumenta la brillantezza e l'effetto glossy dello smalto ma non contribuisce ad aumentarne la tenuta o a diminuirne i tempi di asciugatura.

E' troppo denso e verso la fine della boccetta è diventato inutilizzabile e filamentoso.

Su molti smalti, dopo l'asciugatura, ha fatto comparire quelle terribili bollicine.

Il prezzo è di poco meno di 3,00€ ma non ho nessuna intenzione di ricomprarlo.

Questi sono gli ingredienti:

ETHYL ACETATE, ALCOHOL DENAT., BUTYL ACETATE, CELLULOSE ACETATE BUTYRATE, ACRYLATES COPOLYMER, TRIMETHYL PENTANYL DIISOBUTYRATE, TRIPHENYL PHOSPHATE, SUCROSE BENZOATE, BENZOPHENONE-1, DIMETHICONE, CI 60725 (VIOLET 2).


- I Provenzali Sapone Oro di Lauro

Dopo aver provato, anni fa, il sapone di Aleppo della Nour per detergere il viso, non ho più osato farlo (ha accentuato tantissimo alcune macchie che già avevo sulla pelle), ma dopo averlo provato per lavare i pennelli ed i panni in microfibra che utilizzo sia per struccarmi sia per pulire i pennelli, appunto, mentre mi trucco, non ho mai più cambiato metodo di lavaggio.
E' il secondo panetto che termino e certamente lo ricomprerò.

Il prezzo è di circa 3,00€ e questo è l'INCI:


- Coop ViviVerde Tonico rinfrescante

E' la quarta o quinta confezione che termino. Lo utilizzo con grande soddisfazione come struccante occhi e viso. Rimuove in maniera impeccabile ogni tipo di trucco, anche il più resistente.

Il costo è davvero basso ed ha un ottimo INCI:




- Urban Decay 24/7 Waterproof Liquid Eyeliner in Perversion

Contenuto nella palette Book Of Shadows IV, che vi avevo mostrato QUI, all'inizio non avevo un buon rapporto con questo eyeliner. La sua punta ultra sottile mal si combinava con la mia scarsa manualità, tanto da farmelo accantonare e preferirgli gli applicatori in feltro o gli eyeliner in penna.

Poi, dopo molto tempo, ho provato a riutilizzarlo ed è stato amore!
Il nero è intenso e lievemente lucido, la formula fa in modo che sia scorrevole ed il tratto pieno alla prima passata. Si asciuga immediatamente ed è a lunghissima tenuta. Nonostante ciò non ho mai trovato troppa difficoltà a struccarlo.

Il prezzo è di 18,90€ e penso che prima o poi lo ricomprerò.
Potete vederlo in azione QUIQUIQUIQUI e in altri trucchi del giorno presenti sul blog.

- Kiko Eyes Rescue

Comprato in un momento in cui non avevo voglia di fare un ordine on line e non volevo spenderci troppi soldi. Alla fine si è rivelato un prodotto decente, sufficientemente idratante e una buona base per il correttore.
Lo ricomprerei se dovessero ripresentarsi le stesse condizioni.

Il prezzo è di (non me lo ricordo e in questo momento il sito di Kiko è inaccessibile!).

Questo è l'INCI:


- L'Occitane Tonico Lumière Immortelle

 Vi avevo mostrato il mio ordine QUI ed avevo delle grandi aspettative su questo prodotto. Mi incuriosiva soprattutto la sua azione illuminante ed uniformante dell'incarnato.

In realtà, da questo punto di vista, è un ottimo tonico, delicato sulla pelle, che appare davvero più luminosa e compatta, ma i problemi fondamentalmente sono stati due: dopo un po' di tempo è come se la mia pelle si fosse assuefatta e non mostrasse più alcun tipo di reazione all'utilizzo del tonico e, soprattutto, l'odore, che mi ha dato fastidio sin dall'inizio, un odore erboso molto ma molto intenso che proprio non sono riuscita a farmi piacere.
Il costo è di 18,00€ e questo è l'INCI:


- Dischetti Coop, ultimo prodotto smaltito, pagato poco più di 1,00€. Nulla da dire a riguardo che sia degno di nota.

E con questo è tutto. Voi cos'avete terminato questo mese?

Alla prossima,


venerdì 13 dicembre 2013

Random stuff of the day#1

Questa è un'idea che mi è venuta in mente un paio di giorni fa.
Ogni giorno mi capita di fare affidamento su cose, sapori, canzoni, parole e da oggi, a fine giornata, le condividerò con voi, con un post breve.
Spero che l'idea vi piaccia e che vorrete condividere con me, nei commenti, su Instagram, sui vostri blog, su facebook, qual è stata la vostra #RandomStuffOfTheDay. Ricordatevi il tag e ricordatevi di taggarmi in modo da darmi la possibilità di venire a sbirciare.

Detto ciò, ecco qui:


A domani,


martedì 3 dicembre 2013

Le letture del mese #11: Novembre. In collaborazione con LA is My Dream

Finalmente riesco a trovare qualche minuto per scrivere questo post, che, dal mese scorso, è in collaborazione con Patty di LA is my Dream

Se non fosse stato per il lungo viaggio in treno che ho fatto due settimane fa, l'articolo non avrebbe visto la luce. Il tempo per leggere praticamente non è esistito questo mese. Aggiungetevi anche il fatto che mi sono intestardita con un romanzo, che non è propriamente il mio genere e che voglio finire a tutti i costi, anche se la lettura dello stesso va veramente a rilento, e avrete il quadro completo.

Io amo leggere in treno, mi rilassa ed è l'unica cosa che rende tollerabili le ore passate seduta su quegli schifotreni di Trenitalia.

Quindi, eccovi i tre libri del mese di Novembre:

- Tokio Blues Norwegian Wood di Haruki Murakami


TRAMA (da Wikipedia)

Il romanzo è un lungo flashback, narrato in prima persona dal protagonista Watanabe Tōru. Su un aereo atterrato ad Amburgo al suono di Norwegian Wood dei Beatles Watanabe ricorda con precisione un fatto avvenuto diciassette anni prima e che ha segnato la sua giovinezza: l'incontro casuale con Naoko, la fidanzata di Kizuki, il suo unico amico, morto suicida pochi mesi prima. Il ricordo di Naoko sarà lo spunto per ripercorrere i difficili anni dell'università

E' forse la quarta o la quinta volta che rileggo questo romanzo ed ogni volta non posso non ringraziare mentalmente la mia amica Alessandra per avermelo prestato al liceo (ora ho la mia copia, ovviamente!). Prima di Norwegian Wood, non conoscevo Murakami. Avevo letto quasi tutto di Banana Yoshimoto, adorandola, ma non avevo avuto modo di approcciarmi ad altri autori giapponesi (ad oggi sono numerosi quelli che hanno preso posto nel mio cuore, ma Banana e Haruki sono in cima alla classifica di gradimento).
Per comprendere ed amare Murakami non basta conoscere la letteratura giapponese, non basta sapere che nella maggior parte dei suoi libri la trama non è il fattore fondamentale ed è il "contorno" ad assumere il ruolo di protagonista. Le sensazioni, spesso forti e contrastanti, permeano le pagine provocando a volte nel lettore un senso di disagio e di inadeguatezza. A volte sono soffocanti e cupe. Altre invece sono dolci e ti cullano fino alla fine.
La morte, il suicidio e la depressione sono temi che compaiono spesso, di pari passo con il culto dei defunti.
Insomma, sono tutti elementi che rendono l'approcciarsi ad un romanzo giapponese un'operazione alquanto difficile e le reazioni sono spesso solo due: o lo si ama o lo si odia.
Murakami, dal canto suo, si discosta ulteriormente dalla letteratura occidentale, esprimendo nei suoi romanzi uno stile assolutamente originale, che risente dell'influenza delle sue tante passioni, su tutte la musica jazz ed i gatti.
"La ragazza dello Sputnik" e "Tokio Blues Norwegian Wood" sono i miei due romanzi preferiti di quest'autore.
In "Norwegian Wood" è assente l'elemento sovrannaturale tanto caro a Murakami e, per questo, consiglio il libro a chi non ha mai letto nulla dell'autore. Se vi lascerete guidare dalle sue parole, questo libro saprà coinvolgervi, appassionarvi e farvi commuovere. Vi accompagnerà attraverso le strade dei sentimenti, che si separano e s'intrecciano inaspettatamente, seguendo Watanabe nel suo percorso di crescita e di formazione.
Potrei stare ore a parlarvi di questo libro ma, probabilmente, non sono in grado di farlo degnamente, quindi vi lascio solo un consiglio: leggetelo!

VOTO: 5/5

- Le Streghe di East End di Melissa De la Cruz


TRAMA (da Amazon)

Maledizione, doveva proprio essere così bello? Si riteneva immune a quel genere di cose: il cliché dell'uomo alto, moro e di bell'aspetto. Ma c'era qualcos'altro. Sembrava che, quando la guardava, sapesse esattamente chi era e com'era fatta. Una strega. Una dea. Non di questa terra, ma neppure estranea a essa. Una donna da amare, temere e adorare. Alzò lo sguardo da dietro il vaso e lo trovò ancora che la fissava. Era come se Killian avesse aspettato tutto quel tempo soltanto per quell'istante. Fece un cenno col capo, muovendosi verso una porta lì vicino. Davvero? Qui? Adesso? Stava davvero entrando in bagno con un altro uomo, il fratello del suo fidanzato, alla sua festa di fidanzamento? Sì. Freya avanzò, come stordita, verso quell'appuntamento. Chiuse la porta dietro di sé e rimase in attesa. Il pomello girò, e lui entrò, chiudendo a chiave la porta. Le labbra gli si incurvarono in un sorriso, una pantera con la sua preda. Fuori, nel bel mezzo del ricevimento, le rose centifolie presero fuoco.

La voglia di leggere questo libro mi è venuta mentre guardavo i primi episodi della serie tv, che ho cominciato assieme alla mia amica Paola


E' stata una lettura spensierata mentre raggiungevo Bologna (OTTO ORE IN UN TRENO MERCI!), ma non mi ha colpita particolarmente. Non so che impressione avrei avuto se lo avessi letto prima di guardare la serie tv, ma ora dico che preferisco senza ombra di dubbio quest'ultima, dalla quale il libro si discosta quasi totalmente.

VOTO: 3/5

- Un Regalo d'Amore di Lisa Kleypas


TRAMA (da Amazon)

Nella Boston di fine Ottocento, Jason e Laura sono una coppia di sposini che dopo due mesi di matrimonio ancora non si conoscono veramente. Jason è innamorato di Laura da sempre, ma temendo che lei lo disprezzi per le sue umili origini irlandesi, non le ha mai dichiarato apertamente i suoi sentimenti. E ciò di certo non aiuta Laura, timida e innocente come una ragazzina, senza nessuna esperienza nell’arte della seduzione. Ma i due sapranno imparare molto l’uno dell’altra, affidandosi alla tenerezza e alla passione della loro intimità. Tra feste, gite in slitta, confidenze rubate e confronti sinceri, il legame tra Laura e Jason crescerà e si dimostrerà forte, saldo e... bollente.

Mi sono ritrovata questo libro nel Kindle per caso. Devo averlo inserito "a scatola chiusa" dopo aver letto la saga di Friday Harbor, di cui vi ho parlato QUI, QUI e QUI, e che mi era piaciuta molto.
"Un regalo d'amore" è un romanzo breve, una storiella che si legge in un'oretta e che mi ha tenuto compagnia alla fine dello sfiancante viaggio di ritorno, mentre non vedevo l'ora di arrivare a casa, ero triste per tutto ciò che mi ero lasciata alle spalle e avevo urgente bisogno di fare pipì! E, ovviamente, TUTTI i bagni del treno erano fuori servizio...
Nonostante la banalità e brevità della storia, mi colpisce sempre come la Kleypas riesca a scrivere così bene d'amore e di odio. Mi piace il suo stile, mi piace il modo in cui riesce a caratterizzare i suoi personaggi, anche in un romanzetto rosa stile Harmony come questo.

VOTO 3/5

E voi? Cosa avete letto questo mese? Che state leggendo?

Potete trovare l'articolo di Patty QUI 

Alla prossima



lunedì 2 dicembre 2013

Ritratto di Signora #26: Temple Grandin

Buongiorno e buon primo lunedì del mese a tutti!

Puntualissime torniamo con la nostra rubrica, che oggi ospita un ritratto tracciato da Fede del blog Stasera Cucino Io.

Buona lettura!

Temple Grandin è docente di scienze del comportamento animale alla Colorado State University, un personaggio di spicco a livello mondiale nella progettazione degli allevamenti per mucche.

 Nasce nel 1947 a Boston.
All'età di 2 anni le viene diagnosticato un danno celebrale, e alcuni anni più tardi venne accertato il suo autismo.
In quegli anni la scienza classificava l'autismo come una forma di schizofrenia, e le madri erano considerate la causa del disturbo in quanto si sosteneva che fossero fredde e distaccate verso i loro figli autistici, chiamandole Madri Frigorifero.
In seguito alla diagnosi però la madre di Temple si rifiuta di seguire il consiglio del diagnosta di metterla in un istituto, e con molta caparbietà riesce ad insegnarle a parlare, aiutandola ad inserirsi nella vita tutti i giorni.
Fin da bambina Temple ha sempre avuto più facilità di rapporto con le mucche che con le persone, che a fatica accettavano la grave forma di autismo di cui soffre. Quando sua madre la teneva in braccio, Temple si irrigidiva e la graffiava cercando di divincolarsi.
Ma con le mucche era diverso: da ragazzina nel ranch di sua zia in Arizona passava ore sdraiata tra questi animali. Le accarezzava, ne percepiva gli umori, ne capiva le paure.

È proprio osservando le mucche che riesce a trovare un modo per “curare” se stessa.
Nota infatti l'effetto calmante che aveva sugli animali che dovevano essere visitati e/o vaccinati dal veterinario un recinto molto costrittivo, nel quale l'animale non riusciva a girarsi, un effetto paragonabile all'abbraccio della madre su di un bambino agitato.
Costruisce quindi una macchina dotata di due pannelli che, regolandone l'intensità la stringevano da entrambi i lati impedendole di muoversi e dandole lo stesso benefico effetto di quegli abbracci che non riusciva a ricevere per via della sua disfunzione di integrazione sensoriale, a causa della quale non gradiva il contatto fisico con le persone.
Per questo la chiamò la macchina degli abbracci.
Afferma di considerarsi fortunata per aver goduto di un buon supporto sia al tempo in cui frequentava la scuola primaria che successivamente.
Temple negli anni a seguire conseguì una laurea di primo livello in psicologia al Franklin Pierce College (1970), successivamente si laureò in zoologia all’Università Statale dell’Arizona nel 1975, e completò poi il dottorato di ricerca in zoologia presso l’Università dell’Illinois nel 1989.
Dopo essersi laureata comincia a lavorare in un ranch, e grazie alle sue osservazioni progetta delle strutture che prendano spunto dal comportamento naturale degli animali, perché il fatto che siano destinati al macello non giustifica che debbano subire un trattamento disumano.
Ed è proprio grazie al suo lavoro che Temple Grandin è forse l’unica persona al mondo che ha ricevuto riconoscimenti sia dalle associazioni animaliste sia dagli allevatori di bestiame di ogni continente.
Sulla base della sua personale esperienza ha invocato l’intervento ed il supporto di insegnamenti che potessero risolvere le problematiche dei bambini autistici, combattendo comportamenti inadatti per altri più adeguati. Ha raccontato di essere ipersensibile ai rumori e ad altri stimoli sensoriali e di provare il bisogno di trasformare ogni cosa in immagini visive. Secondo Temple il suo successo nel lavoro di progettista dipende proprio dalla sua condizione di autistica. È a partire da tale condizione infatti che riesce a soffermarsi su dettagli minutissimi ed è in grado di utilizzare la memoria visiva come fosse un supporto audiovisivo, sperimentando mentalmente le diverse soluzioni da adottare. In tal modo riesce a prevedere anche le sensazione che proveranno gli animali sui quali verrà utilizzata l’attrezzatura.
È considerata un'importante attivista del movimento dei diritti delle persone autistiche dal quale a sua volta è frequentemente citata.
Il suo merito principale è stato quello di presentare il punto di vista delle persone autistiche, contribuendo in tal modo all’affinamento di metodologie di intervento più adatte a supportare le persone colpite da questa sindrome.
Nonostante all'epoca in cui le diagnosticarono l'autismo i dottori le avevano predetto una vita rinchiusa in strutture specializzate, tutt'oggi all'età si 63 anni Temple gira il mondo tenedo conferenze sulla sua condizione di persona autistica, spiegando con parole chiare cosa significa e come funziona il suo cervello


Io penso per immagini. Non penso col linguaggio. […] Cosa vuol dire pensare per immagini? Letteralmente è il cinema nella testa. La mia mente funziona come Google per le immagini. Quando ero bambina non sapevo che il mio modo di pensare fosse diverso. Pensavo che tutti pensassero per immagini. E poi quando ho scritto il libro “Pensare in immagini” ho cominciato a intervistare la gente su come pensa. Ed è stato sconvolgente scoprire che il mio modo di pensare era parecchio diverso. (Temple Grandin, TED Talks, febbraio 2010) “


Della sua vita hanno anche fatto un film Temple Grandin - Una donna straordinaria che racconta gli anni dell'adolescenza e dell'università concludendosi con una scena dove lei e la madre vanno ad una conferenza sull'autismo e alla quale, con una dose di coraggio non indifferente a mio parere, Temple prende la parola e racconta la sua esperienza davanti a dottoroni e luminari, afferma che dall'autismo non si guarisce, ma spiega come rendere le differenze punto di forza, perché lei è, come diceva sempre sua madre, “Diversa, ma non inferiore” 


Temple Grandin porta avanti una battaglia in cui cerca di spiegare cosa significa convivere con un disturbo del genere, non è per nulla facile per lei mettersi sotto i riflettori. Ci vuole così tanto coraggio e così tanta padronanza di sé che io per prima non sono sicura se sarei in grado di fare una cosa del genere, e io non ho devo affrontare tutte le difficoltà con le quali lei si scontra. Sono rimasta affascinata da questa donna dopo averla vista in una puntata di un programma televisivo. Sono andata a cercare informazioni su di lei, ho visto i video di alcune sue conferenze, e  ho cercato il film che mi ha commosso fino alle lacrime.
Il solo fatto che una persona autistica parli in prima persona di questo disturbo penso che possa dare speranza a molte famiglie che si trovano ad affrontare gli stessi problemi, dall'autismo non si guarisce, lo so bene, ma questa è la dimostrazione che c'è molto di più di quello che le persone “normali” normalmente si aspettano.

Fede.



Non ho voluto dilungarmi troppo, prima delle parole di Fede, perché ho preferito lasciare lo spazio a lei e ad un articolo che mi è piaciuto particolarmente e per il quale la ringrazio.
Purtroppo si conosce troppo poco dell'autismo e si hanno ancora tantissimi pregiudizi nei confronti di una condizione più frequente di quanto non si pensi.
L'articolo di Fede parla di una grande donna e fa luce anche su alcuni aspetti di questo disturbo importanti da conoscere.
Temple, come molte persone autistiche, è una persona intelligente e la sua caparbietà le ha permesso di vincere la lotta più dura, che è proprio quella contro se stessa.

Spero che l'articolo vi sia piaciuto. A me tanto.

Vi ricordo che potete trovare l'articolo e la rubrica anche sui blog

- BooksLand
- The Pauper Fashionist
- Franci, Lettrice Sognatrice

Alla prossima,

Miki.