lunedì 13 febbraio 2012

Il libro sul comodino#2: Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh

Buongiorno a tutti, buon lunedì e buon inizio settimana.
Stamattina volevo parlarvi di un libro che ho letto e che mi è piaciuto moltissimo, nonostante leggerlo non sia stata proprio una passeggiata, per le emozioni contrastanti che si provano.

Il libro di cui voglio parlarvi è Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh:




Il mondo in cui ci proietta Vanessa Diffenbaugh è un mondo a tratti odioso ed affascinante, che mi ha portato, durante la lettura de Il linguaggio segreto dei fiori, ad amare ed odiare il suo libro, così come la sua protagonista.
Victoria è una diciottenne appena uscita, per sua fortuna aggiungerei, dal sistema dei servizi sociali americano, un sistema che non è riuscito ad assicurare alla piccola Victoria una casa, una famiglia, l’amore di una madre.
Nel descrivere le “disavventure” della protagonista, Vanessa attinge alla sua personale e profonda esperienza di madre affidataria e ciò è evidente nel modo in cui descrive il carattere irrequieto della ragazza e la sua difficoltà a relazionarsi con gli altri.
Sì, perché Victoria ha paura. Ha paura del contatto fisico, tanto da stare male quando qualcuno la tocca. Ha paura delle parole, quelle degli altri ma anche le sue. Ha paura dei sentimenti, di provarne e di esserne l’oggetto.
Inadeguata. Inadatta. Indegna.
L’unico mondo nel quale Victoria è se stessa, è a proprio agio, è il mondo dei fiori, quel mondo conosciuto e amato grazie ad Elizabeth, grazie all’unica persona con la quale avrebbe potuto essere una famiglia. È Elizabeth a parlarle per la prima volta del linguaggio dei fiori e Victoria scopre di esserne affascinata e desiderosa di apprenderne ogni significato.
Ma cosa è successo ad Elizabeth? Cosa è successo all’unica donna che ha dimostrato alla piccola Victoria un po’ di affetto?
Scorrendo le pagine si alternano le vicende di Victoria diciottenne, caparbia, forte, determinata, a quelle di Victoria bambina, insicura, dispettosa, irritante ma così bisognosa di affetto.
Ha talmente paura, Victoria, che riesce abilmente ad allontanare e ad allontanarsi da tutte le persone che la vorrebbero nella propria vita. Come Grant, che non condivide con lei solo la passione per i fiori ma anche quel passato doloroso ed avvolto nei sensi di colpa.
Leggere questo libro non è stato facile. Ci sono stati momenti in cui, se avessi avuto Victoria tra le mani, l’avrei strozzata. Ma ce ne sono stati altri in cui avrei voluto abbracciarla e confortarla e condurla per mano verso un finale perfetto e per nulla scontato.
Buona lettura.

Alla prossima,

8 commenti:

  1. Come ti ho già detto la settimana scorsa dopo la tua recensione ho ancora più voglia di leggerlo!
    Lo farò presto.. promesso!

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  2. Sembra un libro molto interessante ^_* Mi incuriosisce molto...Grazie della recensione e un kiss

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  3. L'ho letto e apprezzato anche io! L'unica cosa che mi aveva lasciata un pò così è stato il finale... l'ho trovato un pò buttato lì...
    Però un bel libro!

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    1. Non so bene cosa pensare del finale. Probabilmente ad alcuni potrebbe sembrare scontato ma se ci pensi bene non è che lo sia molto. Cioè, insomma, non è affrettato. Dà la giusta misura alle cose. E' in linea col carattere di Victoria secondo me...

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  4. Mio! mio! mio! lo voglioooooo!!!! XD

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