lunedì 3 marzo 2014

Ritratto di Signora #29: #Arisa.


Buongiorno e buon primo lunedì del mese a tutti.
Postare un nuovo Ritratto di Signora mi mette sempre di buon umore. Oggi la parola va a Francesca, del blog Franci Lettrice Sognatrice.
Buona lettura!

Grandi occhiali neri, rossetto rosso fuoco, caschetto ed abito anni '20, e un timbro di voce decisamente particolare.
Le luci si spengono, cala il silenzio, la musica parte e una voce piacevole, chiara e pulita, riempie la sala dell'Ariston, una voce che non crederesti mai provenire da quella ragazza.
La canzone termina, ma ormai il motivo come un eco si ripete nella testa...Sincerità, adesso è tutto così semplice, una melodia che piace subito ai bambini e che fa diventare il Festival di Sanremo una festa anche per il pubblico giovanissimo.

Come avrete capito, questo mese ho voluto dedicare "Ritratto di Signora" ad
ARISA
Questo accadeva nel 2009, anno in cui vinse la categoria "Nuove proposte" e il premio della critica Mia Martini, con la canzone "Sincerità": l'inizio per lei di una grande carriera.




Arisa è un po' la pecora nera della situazione, con quel look retrò, il suo timbro vocale, il modo di rispondere schietto, e infatti non viene presa sul serio.
Intanto però la sua carriera decolla: si esibisce agli Wind Music Awards, esce il suo album e partecipa al concerto "Amiche per l'Abruzzo".

Nel 2010 calca di nuovo il palco di Sanremo con "Malamorenò", insieme al trio Sorelle Marinetti, e di nuovo si differenzia da tutti, portando colore e originalità. Il look a distanza di un anno è cambiato: il caschetto ha lasciato il posto a capelli ricci e ad un paio di occhiali tondi disegnati da lei.




Nello stesso anno entra a far parte del cast di Victor Victoria e stavolta si stenta a riconoscerla, perché gli occhiali sono spariti, sostituti da lenti a contatto, e anche gli abiti cominciano a trasformarsi, fino a quando a X Factor ci troviamo di fronte ad una nuova Arisa, più sensuale.

Come il suo look, anche le sue canzoni cambiano completamente, e grazie a "La notte", in cui parla della fine del suo amore con Giuseppe Anastasi, conquista anche il pubblico adulto.

Perché ho deciso di parlare di Arisa?

L'idea mi è venuta dopo la sua vittoria quest'anno al Festival di Sanremo con "Controvento", una canzone per cui ho tifato fin dall'inizio, l'unica che mi ha colpito per la melodia e per il testo. Ho cominciato a pensare al suo carattere e alla sua carriera e ho capito che meritava di comparire tra gli articoli di "Ritratto di signora".
Rosalba Pippa è semplice, è un'artista che non si è montata la testa e che è sempre stata disponibile per i suoi fan.
E' molto legata alla sua famiglia, basti pensare al suo nome d'arte Arisa, acronimo dei nomi della sua famiglia; è schietta e sincera. Ha iniziato la sua carriera con un look spiritoso, perché quando era piccola tutti la consideravano più grande della sua età - a 9 anni aveva già il seno e veniva scambiata per la maestra - per questo una volta cresciuta e diventata adulta ha voluto rimediare a questa mancanza ed è stato un passaggio che le è stato necessario per passare poi al livello successivo: l'essere donna, imparando ad accettare le forme generose, valorizzandole, invece di nasconderle, e a volersi bene, senza però perdere la sincerità che la contraddistingue.
Per questo mi piace, perché è una donna come noi e un'artista vera, che scappa dal palco pur di non dare in pasto ai paparazzi le sue emozioni- secondo me- dopo aver ascoltato le bellissime parole della madre, orgogliosa di lei, e che non tiene conto del marketing.




"Io ci credo nella musica (...) se fossi rimasta quella di un tempo avrei assecondato un mercato che mi vuole cosi, invece, la mia caratteristica è la sincerità anche con il rischio che il pubblico non mi veda. Credo che un'artista debba essere portatore di verità, anche piccole, e non debba pensare a fare musica per comprarsi uno yacht a Portofino."

Un bacio


Franci

Ricordo perfettamente la prima volta che ho visto Arisa, a Sanremo, e come il ritornello di "Sincerità" mi si fosse annidato nella testa.
Ringrazio Francesca per questo bel ritratto, così semplice e sentito, a riprova che non servono grandi gesti per ispirare, per essere un modello per qualcuno. Spesso anzi sono proprio persone come Arisa, e tante altre, che ci trasmettono una grande forza di volontà e ci danno una spinta per credere in noi stessi ed andare avanti.

Potete trovare la rubrica anche sui blog

BooksLand

Stasera Cucino Io

The Pauper Fashionist

Un Libro per Amico

Grazie a tutti.

Miki, Franci, Monica, Fede, Daniela e Clara.


3 commenti:

  1. Proprio un bel ritratto le hai fatto, complimenti.
    Come è ora mi piace tanto, ma ammetto di averla trovata carina anche se un po' buffa, già ai suoi esordi. Malamoreno' è la sua canzone che preferisco insieme a La Notte.

    RispondiElimina
  2. E' cambiata tanto. Le sue canzoni le adoro!Quando insegnavo danza, ho fatto una coreografie alle piccole con Malamoreno' !
    Mi ha deluso un po' a X factor però rimane sempre una grande artista!

    RispondiElimina
  3. Sono d'accordo con la descrizione del personaggio, però mi permetto di dire che non mi piace per niente come cantante e la trovo anche piuttosto stonata. Non avendo una bella voce utilizza una specie di falsetto che sopporto poco. Non ho resistito, dovevo dirlo!

    RispondiElimina