La mia quarantena è iniziata, bruscamente e spaventosamente, il 16 Marzo.
Da quel giorno ne sono passati oltre settanta e devo dire che questo periodo mi ha insegnato tante cose, alcune completamente inaspettate. Molte frivole, altre di una certa importanza.
E allora ho pensato di metterle per iscritto, oltre che sul mio diario, anche qui, visto che qualcuno mi ha chiesto perché non stessi aggiornando più il blog.
E allora iniziamo: questa quarantena mi ha insegnato che
- mai avrei immaginato di vivere un'esperienza del genere, credevo più possibile una guerra, ma non una pandemia
- vivere in una casa con il terrazzo è stata una gran fortuna, soprattutto con un cane
- lo smart working... sia benedetto
- leggere non è facile come una volta, soprattutto se, paradossalmente, hai meno tempo di prima
- non si può vivere senza Netflix
- Skam Italia è un capolavoro ed io una bacchettona piena di pregiudizi. Vedetelo!
- non capisco nulla delle moderne tecniche di corteggiamento e penso di aver dato inconsapevolmente qualche due di picche
- mi piacciono i papaveri e ne esistono di vari colori. Mi mettono allegria
- i papaveri rosa sono quelli da oppio. Me lo ha detto un'amica, dopo che per giorni ho continuato a condividere foto e a dire quanto mi piacessero. Bella figura!
- mi piace la campagna, ne adoro i rumori, i colori, l'aria e come mi fa sentire
- sono un soggetto allergico. Bello scoprirlo a 38 anni, in piena emergenza Covid-19
- le zampette sul pavimento ti riempiono la casa
- mi ricordo quasi perfettamente il Francese, studiato oltre venti anni fa
- mi piace Italo Svevo e bisognerebbe rileggere gli autori studiati a scuola
- faccio un pane buonissimo
- non tutti vogliono ascoltare anche se si dicono sempre disponibili
- non sono obbligata a rispondere "bene" alla domanda "come stai?"
- mi manca il volontariato e non vedo l'ora di riprendere
- ho persone meravigliose attorno a me, più di quante pensassi
- "passerà" è una parola che si dice con troppa facilità
- sono dannatamente forte
- Tik Tok sarà anche il male ma mi diverte un sacco, da spettatrice
- chi se n'è andato non torna
- odio il fine settimana
- la musica dà tutte le risposte, anche alle domande mai fatte
- sono una persona onesta e fedele e sono fiera di me
- il telefono rotto è una tragedia
- Skype è il male assoluto
- se non puoi dire alcune cose ad una persona, puoi sempre scriverle, anche se non le leggerà mai. E' comunque liberatorio
- i traumi riaffiorano sempre, anche quelli che non immaginavi di aver subito
- "tampone negativo" è una delle frasi più belle da sentirsi dire
- finire le capsule del caffè all'inizio del lockdown, senza rivenditori nel tuo paese, non è sfiga è una maledizione!
- la combinazione capelli, pigiama e lenzuola pulite è la cosa più bella del mondo. Sempre
- "zietta" può sistemarti la giornata, la settimana e pure i mesi
- Jane Eyre rimane il mio libro preferito, soprattutto quando la tua migliore amica ti porta la copia che tanto volevi, mentre sei in isolamento
- le ultime stagioni di Gossip Girl sono una ciofeca, ma è stato carino rivederlo
- non posso lasciare in sospeso Sabrina, Dark e Homeland. Devo riprendere
- tutte avrebbero bisogno di una Charlotte York come amica
- il peggio deve ancora venire
- non importa il male subito, vorrò sempre il bene delle persone che amo
Mi sono voluta fermare a 40, come numero simbolico, ma potrei davvero andare avanti all'infinito, proprio perché nella vita non si smette mai di imparare.
E voi cosa avete imparato durante la quarantena?
Alla prossima, chissà quando
Miki.