mercoledì 5 febbraio 2020

Gennaio in libri

Gennaio non è stato un mese facile dal punto di vista libresco. Ho iniziato diverse cose, senza sentire lo slancio di portarle a termine, per i motivi più disparati: troppo tristi, troppo allegre, troppo difficili... In realtà non sapevo nemmeno io cosa stessi cercando in un libro, in quel momento. 
Stavo quasi per assecondare questa incapacità di trovare una lettura che mi piacesse, quando, il giorno del mio compleanno, inaspettatamente, è arrivato un libro, una graphic novel, che volevo da tempo, ed è arrivata per mano di una persona speciale, che me lo ha reso ancora più caro. Leggerlo ha decisamente sbloccato la situazione e, nonostante abbia letto meno del solito, mi ritengo molto soddisfatta.



Jane
Aline Brosh McKenna - autrice
Ramòn K. Pérez - illustratore
M. Foschini - traduttore

Come avevo già detto nel post della wishlist di compleanno, se avessi dovuto scegliere questo libro per le tavole, probabilmente lo avrei lasciato sullo scaffale. Da amante delle rappresentazioni asiatiche, non apprezzo particolarmente i fumetti occidentali. Nonostante ciò ho amato la storia,  mi ha coinvolta ed emozionata e, alla fine, anche i disegni non mi sono dispiaciuti per niente, anzi, si armonizzavano perfettamente con l'atmosfera noir creata dall'autrice. Penso che possa essere apprezzata sia dagli amanti di Jane Eyre che da qualsiasi altro lettore: è ben strutturata, credibile e per nulla banale.

VOTO: 7 

I Testamenti
Margaret Atwood - autrice
G. Calza - traduttore

E' difficile parlare di questo romanzo senza spoilerare dettagli importanti del precedente, ma cercherò di non farlo. Ho iniziato I Testamenti il 1 Dicembre dello scorso anno, in attesa in aeroporto, l'ho divorato in pochi giorni, per poi arrestarmi a pochi capitoli dalla fine, ma non per colpa sua. Ho deciso di riprenderlo in mano a Gennaio e, in poche ore, lo avevo terminato, soddisfatta. Se avete già letto Il Racconto dell'Ancella, conoscete la genialità e la bravura della Atwood. In caso contrario, vi consiglio di leggere questi libri il prima possibile. Posso dire, senza alcun dubbio, che questo secondo capitolo mi è piaciuto anche di più del primo, sia per quanto riguarda la storia narrata che il tipo di narrazione. La visione corale, caratterizzata da diversi punti di vista, interni ed esterni, ci racconta una Gilead diversa da quella che avevamo conosciuto nel primo libro e risponde, anche se non completamente, alle domande che si pone il lettore una volta terminato Il Racconto. Alla luce di quanto letto, sono ancora più contrariata della piega presa dalla serie tv, di cui ho interrotto la visione all'inizio della terza stagione, perché ripetitiva, noiosa e forzata. Per non parlare della degenerazione del personaggio di Offred, diventato assolutamente insopportabile.
Unica nota negativa, un epilogo un po' affrettato, che non appaga completamente la curiosità del lettore, ma che tutto sommato è soddisfacente.

VOTO: 8

Orgoglio e Pregiudizio
Jane Austen - autrice
Isa Maranesi - traduttrice

Lo so, ci sono caduta anche io. Ma potevo forse lasciarmi scappare un'edizione così meravigliosa ad un prezzo così basso?
Onestamente non pensavo nemmeno di trovarla. Poi, quel sabato mattina, uscita dalla clinica veterinaria in cui avevo portato la mia cagnolina, mi sono imbattuta in un'edicola e sono entrata senza alcuna speranza. E invece era lì che mi attendeva, ultimo numero. Avete presente i bambini che abbracciano il loro giochino nuovo appena acquistato? Ecco, io ero così, contenta soprattutto di aver speso solo 3€!
In mia difesa devo dire che non ho idea di dove sia la mia copia di Orgoglio e Pregiudizio e, soprattutto, che si trattava di un'edizione economica, pagata 2200£ (fatevi un'idea di quanti anni fa è avvenuto l'acquisto). 
E' bastato leggere l'inizio per lasciarmi irretire completamente dalla storia, che, per quanto non sia tra le mie preferite, mantiene comunque il suo fascino e riesce ad emozionarmi, da brava romanticona piagnona quale sono. 

VOTO 8

E voi? Che avete letto a Gennaio? Avete ceduto alla bellezza della Cranford Collection?
Fatemi sapere.

Alla prossima,

Miki.