mercoledì 17 dicembre 2014

Miki In The Big Apple #1: genesi di un viaggio, paure ed aspettative.

 Fino all'età di 25 anni, si può dire che non ho viaggiato affatto.

Non che oggi, a quasi 33, chissà dove sia andata, però almeno sono riuscita a vedere un po' il mio Paese, soprattutto grazie al fatto che ho amici e parenti sparsi un po' ovunque.

Ormai conosco Torino abbastanza bene, ho visto due volte Bologna, Roma e Milano, visitato diversi posti tra Campania e Basilicata e girato un po' nella mia Puglia.

Viaggiare ovviamente mi piace - anche se subisco non poco l'ansia da preparativi e pre partenza - ed il desiderio di uscire dai confini e vedere realtà diverse è sempre stato forte e presente.

Il Giappone, la penisola Scandinava, l'Islanda, l'Irlanda e poi i meravigliosi Paesi che si affacciano sul nostro Mediterraneo, l'Europa centrale sono da sempre mete sognate e nella lista dei luoghi da vedere... Prima o poi.



Ma l'America... ho sempre pensato fosse qualcosa di irraggiungibile. 
Ho fatto scorpacciata di film e serie tv ambientati nella Grande Mela, indigestione di libri che avevano come sfondo il cielo di Manhattan, ho guardato foto, video, insomma, qualsiasi cosa che mi facesse immaginare anche per un attimo come potesse essere respirare l'aria di New York.

Perché sì, sarò banale e scontata, ma New York incarna per me il sogno americano, nonostante sia perfettamente consapevole che ci sono tantissimi altri posti, negli Stati Uniti d'America, degni di essere visti.

Ma tanto il problema non si poneva proprio, per il momento un viaggio del genere era assolutamente fuori discussione.

Alla fine dello scorso anno però c'è stata una bella doccia fredda e la notizia che il mio fidanzato sarebbe partito per l'Afghanistan in una missione della durata di sei mesi.

Ora, dire che solo chi ha vissuto una cosa del genere sa cosa significhi è dire poco.
Ed io l'avevo anche già vissuta, lo sapevo benissimo, visto che questa era la seconda volta.

Avere un fidanzato - marito, fratello, moglie, sorella, padre, madre, amico, zio, parente - in missione in un Paese in cui la guerra esiste davvero e non sono solo cinque minuti di immagini passate al telegiornale, è come minimo destabilizzante. Ti tiene sospeso in una realtà fatta di paure e speranze, che si rinnovano ad ogni risveglio.

Per quanto mi riguarda sono stati sei mesi lunghi e molto difficili, in cui si alternavano momenti di sconforto totale, dovuto alla mancanza e alla paura, a momenti di assoluta incoscienza per il fatto di essere totalmente all'oscuro di tutto ciò che succedeva in quel luogo. Sono stati mesi in cui vedere tutti i telegiornali era la regola, in cui leggere avidamente notizie sul web non era abbastanza, mesi in cui il momento più bello era quella videochiamata su Skype, in cui il mio orologio biologico era sincronizzato con quello afghano: avevo sonno e fame in orari completamente sballati.

Sono state due le cose a cui mi sono aggrappata con tutte le mie forze durante questo tempo, due promesse: tornare da me e andare a New York.
Sì, il viaggio è stata una promessa, un regalo ad entrambi per aver affrontato un tale stress emotivo.

Una promessa che il mio fidanzato ha voluto rendere tangibile:


 Nei momenti di sconforto, guardavo il mio ciondolo e mi facevo forza e adesso che tutto è finito e che quella promessa piano piano sta diventando realtà, non ci posso davvero credere.

Mancano 14 giorni, 20 ore e 40 minuti, in questo momento, dalla partenza ed è tantissimo tempo ma anche davvero troppo poco. Ci sono così tante cose da fare ed il tutto mi sembra più grande di me.

Ansia è il mio secondo nome, lo so. Gastrite è il mio cognome, legano così bene insieme.

Scegliere il periodo natalizio è stato naturale. Non immagino New York più bella che nei mesi di Dicembre e Gennaio. Col freddo, sì, ma non  mi importa, non ci importa.

Inizialmente ci siamo rivolti ad un'agenzia e vi confesso che ci stavamo scoraggiando e stavamo anche quasi rinunciando. Le proposte erano davvero costose ed il periodo scelto non aiutava. Poi, provvidenziale è stata un'amica ed il suo gentilissimo fidanzato che ci ha aiutati, consigliati ed indirizzati verso voli, siti, hotel, assicurazioni e tutto ciò che chi non ha mai viaggiato seriamente trova leggermente intimidatorio. In un attimo avevamo biglietto aereo e prenotazioni per le principali attrazioni della città. Facile? Non proprio, ma di certo non impossibile. Vi assicuro che è stato molto più semplice che trovare un albergo decente a Milano in zona stazione. Bah.

Un grande aiuto me lo ha dato anche Claudia/Ava's World, sia in privato, sia con i post che ha scritto sul suo blog di ritorno dal suo viaggio. Grazie!!!

E quindi il 31 si parte, ci faremo l'ultimo dell'anno in treno in direzione Milano, appunto, e trascorreremo l'1 Gennaio in aereo. La cosa paradossale è che passeremo il Capodanno a cavallo tra tre nazioni e due continenti: Italia, Francia e USA. Europa e America. Sarò scema, ma la cosa mi elettrizza, anche se a Parigi faremo solo uno scalo di qualche ora. Più che sufficiente per fare man bassa di macarons.

Mi spaventa il volo? Non avete idea! Sono letteralmente terrorizzata. Mi porterò il mio adorato Kindle, le mie cuffie e spero che passi abbastanza in fretta. Anche perché il mio fidanzato sarà occupato ad analizzare i dettagli tecnici dell'aereo, a giudicare l'operato dei piloti, valutare le condizioni meteorologiche e tante altre cose da super nerd.

Cosa mi aspetto? Sinceramente tanto, tantissimo. Mi aspetto di essere circondata da una realtà totalmente diversa dalla mia, mi aspetto una coesistenza di mondi diversi, di culture diverse, di stili, linguaggi, odori, sapori. Mi aspetto di essere risucchiata in una spirale psichedelica di colori e di emozioni. Mi aspetto di percepire quell'apertura che credo essere alla base di una città come New York e gli stimoli culturali provenienti da luoghi pregni d'arte come possono essere i musei, i monumenti e tanto altro.

E sempre l'1, nel pomeriggio, se tutto va bene, sarò qui:



Non mi voglio dilungare molto, quindi smetto di blaterare e vi do appuntamento al prossimo post per scoprire i luoghi che vedremo.


Voi ci siete stati? Avete qualche consiglio da darci?

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Alla prossima,





27 commenti:

  1. Anche io sono una persona piuttosto ansiosa e il pre-partenza è sempre uno scoglio per me. Sono però felice di sentire che lo supererai pur di raggiungere il tuo sogno.

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    1. Nella mia vita, le paure hanno sempre avuto la meglio, ma in questo caso non lascerò assolutamente che mi fermino.

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  2. Che emozione leggere questo post Miki!!!
    Non sono mai stata a New York e, come te, è sempre stato ed è ancora un grande desiderio, un sogno che spero un giorno si realizzerà! Leggere che anche per te è così, un sogno che si sta realizzando, mi ha emozionata terribilmente.
    Ti auguro che New York, da grande sogno, si trasformi in una meravigliosa esperienza prima e in un bellissimo ricordo poi.
    Io seguirò tutte le vostre avventure e prenderò nota sperando un giorno di poter scrivere un post simile a questo!
    Un grande bacio!

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    1. Giulia, GRAZIE!!! Spero che prima o poi sarà lo stesso anche per te!

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  3. aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa il momento della partenza si avvicina!!! Cara Ansia Gastrite nessuno ti capisce più di me. Io vado in paranoia ogni volta che devo partire, ero iper agitata anche prima della partenza x Innsbruck, quindi figurati. Ma vedrai, una volta salita su quell'aereo sarà tutto meraviglioso e poi NEW YORK!!!! No rendiamoci conto!! Lo sai già, dovrai portare a casa 1 MILIONE di foto così la zia tua potrà vedere tutto quello che hai visto tu! Sono carichissima per voi e spero veramente che sia un viaggio indimenticabile.

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    1. Zia mia, renditi conto che io farei anche già la valigia!!! Ogni notte sogno di dimenticare qualcosa, di perdere il treno o l'aereo... Altro che jet lag, appena arrivo in hotel mi butto sul letto e me ne vado in coma!
      Per le foto, don't worry!

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  4. Sono veramente felicissima per te!! Ti auguro che questa sia la più bella delle esperienze nella tua vita fino ad ora, ma che non sia nulla in confronto a quelle future. Secondo me te lo meriti...

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  5. Che bello miki...new york deve essere stupenda...da un po ci pensiamo. ..colpa mia non esserci anvora stata dovrò prendere il coraggio delle ore in aereo. ..non vedo l'ora di sapere tutti i vostri dettagli ...hai scelto sicuramente il più bel periodo dell anno. ..baci

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    1. Vedi di non pensarci troppo e di deciderti allora, come abbiamo fatto noi!!! Bacioni anche a te.

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  6. Che bello!!! Anche io son sempre molto in ansia quando devo partire!!! Son felicissima per te perchè New York è davvero un bellissimo sogno..Io non ci son mai stata ma mi piacerebbe un sacco. Kiss

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    1. Ti ringrazio tanto Cinzia- Spero possa vederla anche tu prima o poi.

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  7. sono molto contento che andiate a NY *_* non vedo l'ora che facciate 2 milioni di foto (io chiedo sempre il doppio di Monica XD) che vi divertiate tanto. Teneteci sempre aggiornati! vi lovvo tanto!

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    1. Micht secondo me se continuiamo a chiedere foto tra un po' ci lanciano la macchina fotografica in testa XDXD

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    2. Mi state mettendo ansia XD
      Porterò il lovvore a NY e voi sarete con me!!!

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  8. Sono davvero contenta per te e per voi come coppia Miki! Sono certa che rimarrete incantati da questa città, ve lo meritate <3

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  9. Sai che le tue parole mi hanno commosso?!
    Sono stata a New York un paio d'anni fa, ed è una città bellissima, era come stare in un film! Io ti consiglio di andare a vendere un musical, io ho visto Mary Poppins e non ti dico che emozione!!!
    E vai tranquilla con il volo, avrai decine e decine di film da guardare per far passare il tempo XD

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    1. Ti ringrazio tanto!!! In effetti anche noi vorremmo vedere un musical, I Miserabili nello specifico, ma i prezzi sono davvero esorbitanti, dobbiamo pensarci bene.
      Spero in qualche bel film allora, per passare il tempo!

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  10. ciao! sono davvero certa che per te sarà un viaggio indimenticabile, vedrai! ve lo meritate entrambi. new york è una città che premia e che entusiasma. quanto al volo: tranquilla, passa in fretta, fra film da guardare e dormite! consiglio: prendi una mascherina per dormire, sembra un vezzo, ma con quella si dorme meglio perchè in aereo ci sono molte lucine e non tutte le compagnie la forniscono. inoltre anche se sembra esagerato, indossa i leggins o i pantaloni della tuta. fanno rilassare e soprattutto sono pratici nel bagno dell'aereo, il posto più piccolo del mondo. mi raccomado, fammi sapere come va!!! un bacio grande

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    1. Sai che alla tuta non avevo pensato? E ne ho anche adocchiata una in lana, morbida e non troppo sportiva, da H&M *_*
      Devo trovare anche la mascherina, magari fucsia XD

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  11. Manco a dirlo, vi sto invidiando tantissimo xD io continuo a vederla come una meta, per me, irrealizzabile perciò.....facciamo 3 milioni di foto xD e non se ne parla più :P

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    1. O.o il mio dito indice sta già protestando! Mi sa che delego Tony alla questione foto XD

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  12. Ma daaai, mi fai passare per quello che non sono. Non giudico i piloti, io XD. Scherzi a parte, sono sicuro che questo viaggio sarà indimenticabile. Già solo per l' aereo!!! Madòòòòònna benedetta dell' incoroneta...

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  13. Io arrivo come sempre in ritardo. Ma ci tenevo a leggere tutto come le pagine di un libro, ed ammetto che la genesi ricorda tanto me in alcuni punti, come la voglia di viaggiare ma accompagnata sempre dall'ansia galoppante, il non aver visto tanto il Mondo ed aver iniziato tardi ad aprirmi a qualcosa che non fosse la solita quotidianità.
    Ed a NY ci sono stata, quindi leggerti mi elettrizza e riporta alla mente momenti bellissimi *_*

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    1. Benvenuta, tanto qui non scappa nessuno. Spero che la lettura sia piacevole e magari che ti riporti alla mente le travolgenti sensazioni che si provano a vedere la città...

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