mercoledì 1 giugno 2016

MikiInTheBigApple 2.4: Ritorno a New York. I 15 posti che abbiamo visto (in collaborazione con Spendi&Spandi)


Nel primo post di questa seconda serie dedicata a New York, io e Giulia di Spendi&Spandi vi abbiamo elencato 15 tra i posti che avremmo voluto vedere. Oggi, sempre insieme, vi racconteremo un po' ciò che effettivamente abbiamo visto, che impressione ci ha fatto, e ciò che invece non siamo riuscite a vedere e perché.

Raccontare New York per luoghi e attraverso le foto fatte non rende nemmeno lontanamente giustizia a quella realtà, che invece va vissuta, assaporata, ascoltata, annusata e toccata.

Se vi piacerà ciò che vedrete, immaginate che dal vivo è infinitamente più bello, in caso contrario, date la colpa a me, che non sono riuscita a coglierne la bellezza attraverso una semplice foto fatta con l'iPhone.

Prima di lanciarmi nella lista, voglio raccontarvi brevemente quali posti non siamo riusciti a vedere e perché.

Devo essere sincera? Col senno di poi, mi mangerei le mani! Gli abbiamo preferito il Museo di Storia Naturale, soprattutto perché avremmo impiegato meno tempo. Come mi ha detto Giulia quando ci siamo incontrate, la Città ti tira ed è verissimo. Vorresti passare meno tempo possibile al chiuso e camminare ad oltranza, che è poi ciò che abbiamo fatto.
Ma me lo sono ripromessa, se ci sarà una terza volta, il MET sarà la mia prima tappa!


La mattinata nell'Upper West Side, come vi farò vedere dopo, è stata tra le più belle. Purtroppo però, tutti gli accessi a Pomander Walk erano chiusi a chiave. Siamo riusciti ad intravederla dalle grate e sembrava deliziosa. Un'altra voce da spuntare la prossima volta.


In realtà l'abbiamo vista, ben tre volte, ma sempre di sera, quando la cascata era ormai spenta. Che disdetta...


Un'altra voce che rimarrà in sospeso fino alla prossima volta. Manhattan è collegata benissimo da Nord a Sud, ma non così bene da Est ad Ovest, a meno che non si facciano un po' di cambi con la metro. Ci saremmo potuti andare a piedi, ma avendo rimandato fino agli ultimi giorni, a causa mia ci siamo visti costretti a depennarla. Fare una media di 25 km ogni giorno non ha giovato ai miei piedini malandati.


Pensare di essermi persa uno scorcio di Hanami mi fa davvero male al cuore, ma il tempo durante la nostra permanenza in città è stato davvero impietoso. Tutti gli alberi che abbiamo incontrato erano stati ripuliti da vento e pioggia ed i fiori un manto colorato per terra. Nonostante la mattinata a Brooklyn è stata caratterizzata da un bellissimo sole, rischiavamo di fare un bel po' di strada, pagare una discreta cifra e non vedere i ciliegi in fiore.

Mi consola questo piccolo alberello alla Columbia University:


Ma adesso veniamo a ciò che invece abbiamo visto!



Abbiamo preferito vedere questo al posto del MET perché per visitarlo tutto sarebbero bastate un paio d'ore. Se devo essere totalmente onesta, tornando indietro non ci andrei. Non perché non sia bello, anzi, ma perché dopo un po' risulta ripetitivo, a meno che tu non ti metta lì a leggere tutte le didascalie, tutti i percorsi storici delle popolazioni, tutte le ubicazioni geografiche delle varie specie ecc ecc, e ci vorrebbe una vita, oltre che un livello di attenzione altissimo.




Il museo ospita anche alcune esibizioni speciali, che si pagano a parte, tra le quali abbiamo scelto quella dedicata alle farfalle.



Per quanto io adori questo insetto, è appunto un insetto e rientra a pieno regime nella mia entomofobia. Entrare in quella stanza chiusa, quasi priva di aria, con un'umidità altissima ed un caldo soffocante, è stata una prova di forza. ma ce l'ho fatta.




Raggiungere l'Hudson è stato inaspettatamente bello. Abbiamo avuto l'occasione di esplorare una zona interamente ignorata la scorsa volta, davvero eterogenea, ma con il fascino caratteristico di New York.
L'Intrepid è enorme e maestosa e alla fine sono stata contentissima anche io di vederla. Nelle vicinanze c'è un bellissimo Dog Park, in cui abbiamo passeggiato fino al molo per poter vedere la nave da ogni angolazione.



Mi è dispiaciuto non fotografare u due deliziosissimi cupcakes che abbiamo strafogato scelto e assaporato. Vi assicuro che il posto merita la sua fama e, se il mio stomaco ne fosse stato capace, avrei assaggiato ogni cosa!


Non ci sono parole che possano descrivere la magia di Central Park. Non è nemmeno tanto il fatto di starci dentro. E' proprio la sensazione che si prova arrivandoci da fuori. Lasciarsi i rumori della città alle spalle e circondarsi di pace.



Belvedere Castle

Oak Bridge



Bethesda Terrace

The Mall


Balto Statue

Strawberry Fields

Durante la settimana, siamo stati a Central Park due volte. Solo due volte. Questo luogo ha un posto molto grande e molto speciale nel mio cuore.





Se posso darvi un consiglio spassionato, non dedicate troppo tempo a Chinatown, a mio parere non ne vale la pena, soprattutto le sue strade più grandi e trafficate. Girate per i vicoletti, entrate nei negozi tipici, non in quelli di souvenir e andate a mangiare da Joe.




Non vi consiglio assolutamente gli Spring Roll, a me non sono piaciuti affatto, ma gli spaghetti... Sono stati pura estasi. Ottimi anche i famosissimi dumplings, ma ero già satolla e non ho potuto apprezzarli come si deve.
Se vi piace la cucina cinese, se non siete troppo schizzinosi e se non avete nulla in contrario a condividere tavolo e chiacchiere con altre persone, questo posto fa per voi, altrimenti statene alla larga.

E' un quartiere che merita una breve visita, sempre per rendersi conto di quante facce abbia questa meravigliosa città e di come tutte riescano a coesistere perfettamente incastonate.
Degni di nota sono i negozi di skincare e makeup, ma lo avete potuto vedere nel post dedicato allo shopping.


Appena sfiorato la scorsa volta, questa volta nessuno ci avrebbe impedito di farci una seria passeggiata nel Village, tra le sue strade alberate, gli edifici caratteristici e gli studenti della NYU.
Dopo Central Park e Soho, credo che questa sia la zona di Manhattan che preferisco. Non c'è la caratteristica frenesia del cuore della città, né le luci sfavillanti ed il traffico. La vita scorre più lenta ma anche più normale, lontano dai punti nevralgici del turismo.
Mi ripeterò all'infinito, New York è fatta per camminarci. Se avete tempo e voglia, partite da Midtown e scendete oppure salite e guardatevi attorno. Guardate come cambia tutto attorno a voi, come vi sembrerà di visitare non una, ma cento città diverse.

Il Village inizia, se così si può dire, alla fine della 5th Ave, con il Washington Square Park




E potevo non andare a fare un saluto a Carrie?






Il motivo principale per cui volevo vedere questo parco, situato a downtown, è proprio la scultura che potete vedere nella foto. "La Sfera" di Fritz Koenig, opera emblematica dell'artista, che rappresentava la pace nel mondo. Situata inizialmente tra le Torri Gemelle, oggi è a Battery Park e porta i segni evidenti dell'attacco dell'11 Settembre. Rimane un simbolo di speranza, davanti al quale brucia una fiamma perenne.


Dopo aver visto l'Intrepid, abbiamo camminato verso sud. Dopo qualche metro ci siamo ritrovati all'ingresso dell'High Line, che abbiamo percorso tutta fino alla fine.






Tony Matelli's Sleepwalker


Se avessimo avuto la fortuna di una bella giornata (non mi capacito di aver trovato l'inverno a Maggio!) sicuramente sarebbe stata una camminata ancora più suggestiva, ma alla fine è stato molto bello ugualmente.

Se vi state domandando della scultura, è in bronzo ma sembrava vera anche a pochi centimetri di distanza. Appena l'abbiamo scorta, sia io che il mio fidanzato siamo rimasti un attimo perplessi. Ci sembrava un personaggio scappato da AHS...


Questa giostra è un piccolo gioiellino ai piedi del Brooklyn Bridge. Ero estasiata all'idea di vederla e non ha assolutamente deluso le mie aspettative.







Che posto delizioso, sembra quasi magico. Talmente piccolo da ricordare il buco alla base dell'albero in cui cade Alice.
Non abbiamo avuto il tempo di fermarci e gustare le sue prelibatezze ed i suoi tè, ma promette benissimo già dall'esterno.

Per farvi capire quant'è piccolo:


Considerate che io sono bassa un metro e mezzo.



Questa meravigliosa cattedrale, in stile neogotico, con residui di romanico, è la più grande del mondo ed è, a mio parere, uno spettacolo meraviglioso e da non perdere assolutamente. Situata nell'Upper West Side, alle spalle della Columbia University, offre tantissime cose da vedere: vetrate suggestive, sculture inaspettate, un chiostro splendido, la famosissima Fontana della Pace ed il suo ospite fisso, Phil:





Tra i vari tributi all'11 Settembre, questo è senza dubbio il più suggestivo. Commuoversi è stato fin troppo facile...




The Peace Fountain è maestosa, imponente, impossibile da fotografare. Bisogna girarci intorno diverse volte per coglierne ogni dettaglio. Rappresenta la lotta tra bene e male ed il trionfo del bene.


Il pavone bianco, Phil, è un ospite fisso dei giardini della cattedrale, è famosissimo ed ha anche un suo profilo Twitter.
Dire che si pavoneggia è dire poco. Ha fatto un vero e proprio show, girandosi da un lato e dall'altro per mostrarsi in tutta la sua magnificenza.



Altro posto che non ha deluso affatto le mie aspettative, in cui trascorrere un'oretta tra bei negozi, assaggiando varie leccornie. Il momento in cui ci siamo stati era perfetto: fuori pioveva, faceva freddo, e rifugiarsi lì è stato provvidenziale.





Uno dei posti più famosi è il The Lobster Place, dove, alle 10:30, già si spolpavano alla grande enormi aragoste!



Ammetto che l'orario ci ha scoraggiati, abbiamo preferito uno snack dolce da Eleni's:




Salire sulla Freedom Tower non era proprio in programma, ma quella domenica c'era un tempo splendido e abbiamo voluto vedere come fosse il panorama da lì.
Se dovete andare a New York, se dovete scegliere quale grattacielo visitare, vi consiglio questo senza ombra di dubbio. Al momento è il più alto della città ed offre una vista a 360°. Ma non è solo quello, è tutta l'esperienza, dall'ingresso, alla salita, all'osservatorio. Non voglio darvi troppi dettagli, perché meno si sa più è grande ed emozionante la sorpresa che avrete. Anche qui mi sono commossa.






A pochi passi dalla Freedom Tower, questa opera d'arte dell'artista Brian Tolle è un tributo al periodo di profonda carestia che colpì l'Irlanda tra il 1845 ed il 1852, e che spinse tantissimi irlandesi ad emigrare in America. Il cottage è autentico, donato dalla famiglia dell'autore, ed è circondato da un giardino sopraelevato ricco di piante irlandesi.



La vista dal memoriale

Ormai non so nemmeno quante volte vi ho espresso il mio profondo amore per la metropolitana di Manhattan. E' un mondo sotterraneo affascinante, che attrae quanto quello che c'è in superficie.
Ogni fermata ha una storia ed un suo stile




Alla fermata tra la 14th St e 8th Ave (linea A, C, E, L), è possibile osservare un'installazione perenne dell'artista Tom Otterness, dal nome di Life Underground, che lo scultore definisce come "l'impossibilità di capire la vita a New York".
Queste piccole sculture, disseminate per la stazione come tante piccole sorprese, hanno come soggetti cartoni e animali che mostrano la potenza del denaro, la corruzione, la malvagità ed altri temi simili:






Assolutamente da scoprire...

Per vedere i 15 posti visitati da Giulia, cliccate QUI.

Con questo è "tutto", alla prossima


6 commenti:

  1. Ogni volta rivedere le foto, ripensare a quei momenti, è un tuffo al cuore. Sono ricordi sempre vivi, ma rivedere quei posti mi fa risentire gli odori, i rumori, le emozioni di quei giorni.

    E comunque lo sai come recita il proverbio...

    "non c'è due senza tre"

    (e il quarto vien da se, che non so se lo dice il proverbio, ma a me suona bene, mooolto bene...)

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  2. Mamma che posti meravigliosi!! Come ho già detto a Giulia a NY ci sono stata tanti anni fa con la scuola, ma mi piacerebbe un casino tornarci!!

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  3. che meraviglia. è normale secondo te che mi sia commossa guardando le foto? tanti posti che ho visitato, tanti quelli che vorrei vedere un giorno. New York è emozionante in tanti modi diversi, una avventura per i 5 sensi, coinvolgente e incoraggiante. uno di quei posti dove mi sono sentita perfettamente integrata e in grado dir realizzare i miei sogni. sensazione che in Italia non provo quasi mai! un bacio grandissimo

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  4. Le tue foto mi hanno fatto davvero emozionare.
    Piacerebbe molto anche a me visitare New York ed un giorno magari riuscirò ad andarci <3
    Intanto mi segno sicuramente questi bellissimi posti che hai mostrato...
    ps da brava geologa-vulcanologa il museo di storia naturale sicuramente non potrà mancare xD
    Un bacione :*

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  5. Che meraviglia Miki: già quando me lo raccontavi di persona, continuavo a immaginare i luoghi (e a invidiarvi!) Che bello, non vedo l'ora di poterci andare anche io e visitare questa splendida città <3

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  6. Che meraviglia questo foto-racconto Miki!
    Alcuni dei posti che avete visto mostrano una New York sconosciuta per me, mi sono già ripromessa di recuperare tutto alla prossima occasione... che spero sarà presto, molto presto!
    L'ultimo punto, quello della New York sotterranea, nascosta nella metropolitana ma alla portata di tutti mi ha davvero stupita, quante cose mi sono persa?! Voli, qui è ora di prenotare altri voli! XD

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