martedì 11 novembre 2014

Film della serata#6: If I Stay (Resta anche domani)

E' davvero tanto tempo che non vi parlo di film. In realtà era davvero tanto tempo che non ne vedevo uno e soprattutto che mi prendesse così tanto.
Solo dopo aver iniziato a guardarlo mi sono ricordata che fosse tratto da un libro e che fosse anche nella lista infinita dei libri che vorrei leggere. Infatti per un attimo sono stata tentata di stoppare tutto e di riprendere la visione solo dopo averlo letto. Ovviamente ho desistito ed ho continuato la visione, vi pare?

Mia Hall (Moretz) pensava che la scelta più difficile da affrontare sarebbe stata quella tra il perseguire i suoi sogni musicali alla Juilliard, o seguire un percorso diverso per rimanere al fianco dell'amore della sua vita, Adam (Blackley). Ma quel che sembrava essere il ritratto di una famiglia spensierata, in un istante cambia totalmente: e ora la sua vita è in bilico tra la vita e la morte. In seguito ad un evento cruciale, Mia dovrà prendere una sola decisione che non sarà determinante solo per il suo futuro, ma per il suo stesso destino.
  • FOTOGRAFIAJohn de Borman
  • MUSICHEHeitor Pereira
  • PRODUZIONE: DiNovi Pictures, Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), New Line Cinema
  • DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
  • PAESE: USA
  • DURATA107 Min

SOGGETTO:

Tratto dal romanzo best-seller di Gayle Forman Resta Anche Domani (If I Stay)
Dovete sapere che uno dei miei, tanti, sogni è sempre stato quello di suonare uno strumento. Alle medie ero brava con il flauto e mi riusciva strimpellare due accordi sulla tastiera della mia amica Alessandra. Ma in casa non c'era spazio per altri strumenti, era già tutto occupato da chitarre e amplificatori dei primogeniti... La delizia di essere l'ultima ruota del carro.
Non che credessi di diventare chissà chi, ma un tentativo mi sarebbe piaciuto farlo...
Se ne avessi avuta la possibilità, lo strumento che più mi sarebbe piaciuto suonare era il violoncello. 
Ero davvero molto piccola quando, guardando Saranno Famosi, rimanevo letteralmente incantata dalla grazia e dalla passione del personaggio di Julie. Mi incuriosiva perché lei non era figa. Se ne andava girando trascinandosi quel valigione, mentre gli altri zompettavano, vocalizzavano e pomiciavano in ogni angolo della scuola. Eppure, quando fissava lo strumento per terra, quando lo stringeva in quello strano abbraccio di braccia e gambe, quando inclinava la testa da un lato e cominciava a suonare, le non era figa, no, lei era splendida.
Questo è il motivo per il quale non sono riuscita ad interrompere la visione ieri sera: Mia ed il suo violoncello.
Bach Cello Suite N°1
(che sarà forse la più semplice da suonare, ma io la amo)

If I Stay è una storia d'amore, sicuramente, ma è molto più di questo. 

E' una storia di sacrifici, passione, incomprensioni e sogni.

I sacrifici dei genitori di Mia, che quando comprendono il talento della loro bambina fanno di tutto per sostenerla ed assecondarla. I sacrifici della stessa ragazza, che impiega la maggior parte del suo tempo ad esercitarsi. I sacrifici di Adam, che vuole sfondare con la sua band...

La passione di Danny, batterista rock di una band dal seguito discreto, che vende la sua batteria per comprare un violoncello alla figlia. La passione di Mia, che vede il suo strumento come una casa in cui rifugiarsi, quella di Adam, che riversa le sue tristezze ed insicurezze nella musica, componendo canzoni con la sua chitarra. La passione di Kim per la fotografia, che le permette di immortalare l'amica in uno dei suoi momenti più felici.
Le incomprensioni, quelle che ci sono in ogni famiglia. Sentirsi diversi, sentirsi abbandonati. Quelle tra Adam e Mia, che si ritrovano di fronte ad un bivio che sembra volerli separare irrimediabilmente.

Ed i sogni... il successo, la Juillard, l'amore, la vita insieme...

Tutto questo è narrato con una delicatezza sconcertante, attraverso musiche stupende ed una fotografia che tra rami cristallizzati dall'inverno e verdeggianti paesaggi, lascia spesso senza fiato.
I sentimenti sono i veri protagonisti di questo film ed emergono potenti e penetranti nella loro semplicità. E boh, forse per qualcuno è difficile credere che a 17 anni si possa provare quell'amore così dirompente e totalizzante da pensare che sia quello giusto, quello vero, ma non lo è per me, che quell'amore l'ho trovato a 16 anni. Forse per questo la storia di Adam e Mia mi ha coinvolta al punto di ritrovarmi singhiozzante in più momenti del film.
Ma anche qualora siate disincantati e scettici, vi consiglio lo stesso di vederlo, perché se vi emozionerà anche la metà di quanto ha emozionato me, allora ne sarà valsa la pena.



4 commenti:

  1. Come al solito ti bastano poche parole per far venire una gran voglia di guardare un film. Non vedo l' ora di guardarlo insieme...

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  2. che tenera! cercherò di recuperare il film, fa sempre bene un po' di dolcezza nella vita!

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