Eccoci con un altro appuntamento della rubrica "Ritratto di Signora"
Per chi si fosse perse le puntate precedenti, tutti i passati articoli, compreso quello introduttivo in cui spieghiamo come è nato questo appuntamento, li trovate nella sezione apposita sotto l'header del blog.
Vi basterà cliccare sulla voce "Ritratto di Signora",appunto, ed immergervi in questa meravigliosa avventura che ho intrapreso assieme alla mia adorata zia Monica del blog BooksLand, alla quale si sono uniti anche
- Clara di The Pauper Fashionist
- Michele di Mr Ink. Diario di una dipendenza
- Francesca di Franci lettrice sognatrice
-Fede di Stasera cucino io
Il Ritratto di oggi è stato dipinto proprio da Federica (se siete golosi, DOVETE andare a visitare il suo blog. Se siete a dieta, anche, ma poi ve ne pentirete amaramente XD), che ha scelto una donna che ha scritto una pagina importantissima della storia del cinema: Audrey Hepburn.
Buona lettura!
Al momento di decidere la donna da presentare nella “mia”
rubrica ho cercato di fare mente locale su tutte le caratteristiche che devono
contraddistinguere una signora, e soprattutto quali erano le caratteristiche di
quelle famose pubblicità che hanno dato il via a tutto ciò che mi disturbavano
maggiormente.
In questi mesi abbiamo dato grandi esempi di lotta e di
coraggio, esempi forti di donne che hanno combattuto guerre di ogni genere.
Una caratteristica che ho sempre ritenuto dover appartenere
ad una signora è l'eleganza. non quella dei vestiti, non basta un abito firmato
per essere elegante.
Capisco anche che dopo i forti esempi che abbiamo portato
fino ad ora parlare di eleganza possa sembrare un po' leggero o fuori luogo, ma parlo di quell'eleganza nell'essere e nel
vivere che quelle pubblicità lasciavano intendere essere una cosa ormai
superata, e che troppo spesso viene dimenticata o sottovalutata.
Parlo di quell'eleganza grazie alla quale non importa che tu
indossi un abito di alta moda o un paio di jeans, non ti farà mai essere fuori
luogo.
Audrey Hapburn è forse l'icona dell'eleganza per eccellenza,
mai eccessiva o “chiassosa”, e semplicemente mi sono chiesta come lo fosse
diventata.
Nata il 4 maggio 1929 da padre inglese e madre olandese (una
baronessa) a Bruxelles. Negli anni della sua infanzia a causa del lavoro del
padre la famiglia è costretta a spostarsi spesso tra il Belgio, il Regno Unito
e i Paesi Bassi, fino al 1935, anno nel quale i genitori divorziarono, e il
padre, di ideologia filonazzista, abbandonò la famiglia.
Nel '39 si trasferirono nella città olandese di Arnhem, dove
la madre pensava di mettere i figli al sicuro dagli attacchi nazisti.
Qui Audrey comincia a studiare danza presso il
Conservatorio.
Nel '44, ormai ballerina a tutti gli effetti, partecipa agli
spettacoli segreti, nei quali si raccoglievano fondi per sostenere il movimento
antinazista.
Anni dopo dichiarò “il miglior pubblico che io abbia mai
avuto non faceva il minimo rumore alla fine dello spettacolo”.
È in questo periodo che le persecuzioni naziste si fanno
molto più pesanti, i soldati confiscano le poche scorte di cibo e carburante
della popolazione olandese, che muore di fame e freddo per le strade.
Sofferente per la malnutrizione, la Hepburn sviluppò diversi
problemi di salute e l'impatto di quei tempi difficili avrebbe condizionato i
suoi valori per il resto della vita.
In seguito alla liberazione dell'Olanda, per proseguire i
suoi studi di danza, si trasferì prima ad Amsterdam e dopo ancora a Londra dove
la sua insegnate le disse che a causa del suo fisico (troppo alta con il suo
metro e settanta, e troppo gracile a causa della malnutrizione) non sarebbe mai
potuta diventate una prima ballerina, forse fu anche a causa di questa
dichiarazione che decise di tentare con la carriera cinematografica.
Mosse i suoi primi passi come attrice partecipando ad un
documentario e calcando le scene teatrali di diversi musical.
La scrittrice Colette la scelse per interpretare la parte
della protagonista nella commedia tratta dal suo romanzo Gigi.
Lo spettacolo riscosse un discreto successo di critica e
molte lodi per l'interpretazione della Hepburn. Le repliche a New York durarono
sei mesi e la Hepburn vinse il premio Theatre World Award per il suo debutto.
Nel 1952 la Hepburn si sottopose a un provino per il film Vacanze
romane. Dopo averlo visionato Wyler,
il regista, si convinse che il ruolo dell protagonista , la principessa Anna,
non poteva essere altro che suo.
Con la sua interpretazione vinse l'oscar come miglior attrice
protagonista nel 1954.
In quell'occasione l'attrice indosserà un abito bianco a
fiori, che sarà giudicato in seguito come uno dei migliori di tutti i tempi.
Dopo l'esperienza di Vacanze romane, fu chiamata ad
interpretare il ruolo della protagonista femminile nel film Sabrina, ruolo che
la lancio nell'Olimpo delle star hollywoodiane.
Verso la seconda metà degli anni cinquanta, Audrey Hepburn
era diventata una delle più grandi attrici di Hollywood e un'icona dello stile.
La sua figura snella e il suo ben noto buon gusto erano
ammirati e imitati. Diventata una delle maggiori attrazioni del cinema
hollywoodiano, continuò a lavorare con attori importanti, e volti noti del
cinema statunitense e internazionale continuando a raccogliere consensi e
premi.
Il personaggio di Holly Golightly, da lei impersonato nel
film Colazione da Tiffany, venne
considerato come una delle figure più incisive e rappresentative del cinema
statunitense del XX secolo.
Nel 1964 fu impegnata in uno dei suoi ruoli più famosi,
quello di Eliza Doolittle nel film musicale My Fair Lady. Venne scelta
al posto dell'allora poco conosciuta Julie Andrews, che aveva interpretato il
ruolo di Eliza a Broadway. Inizialmente la Hepburn rifiutò il ruolo e chiese
che fosse assegnato alla Andrews, ma quando le dissero che la parte non sarebbe
mai andata alla Andrews, decise di accettare. Durante la lavorazione del film,
la Hepburn scoprì di essere stata doppiata nei pezzi musicali. In segno di
protesta se ne andò dal set, per tornare il mattino seguente scusandosi per il
suo comportamento.
Dal 1967 in poi, lavorò in maniera molto sporadica. Dopo il
divorzio dal primo marito, la Hepburn si risposò ed ebbe il suo secondo figlio,
Luca. La gravidanza fu molto difficile e l'attrice dovette rimanere quasi tutto
il tempo a letto. Con l'arrivo di Luca, la Hepburn decise di diminuire i suoi
impegni di attrice e di dedicarsi alla famiglia.
Nel 1982 finì il suo secondo matrimonio a causa delle
svariate infedeltà del marito.
Successivamente ebbe una relazione con un altro uomo (non si
sposarono mai), con il quale andò a vivere in Svizzera dove i due si occuparono
molto di beneficenza e affrontando insieme molti viaggi, per conto dell'UNICEF,
poco tempo dopo la sua ultima apparizione cinematografica nel 1988 (Always -
Per sempre di Steven Spielberg , film
che non ebbe grande successo), Audrey Hepburn fu infatti nominata ambasciatrice
speciale dell'UNICEF. Da quel momento fino alla sua morte la Hepburn si dedicò
all'aiuto dei bambini dei paesi poveri del mondo. I suoi viaggi intorno al
mondo furono facilitati anche dalla sua conoscenza delle lingue.
Nel 1992, a seguito di un malore, i dottori che la
visitarono scoprirono l'esistenza di un cancro sviluppatosi lentamente, e dopo
due operazioni i medici giunsero alla conclusione che il cancro era ormai
troppo esteso per essere curabile.
Lo stesso anno della sua morte, 1993, il figlio Sean fondò
l'Audrey Hepburn Children's Fund per favorire la
scolarizzazione nei Paesi africani.
Nel 2011, i figli hanno promosso in Italia il club di
donatori UNICEF “Amici di Audrey” che sostiene in particolare il progetto per
la lotta alla malnutrizione in Ciad.
I particolari della sua cariera sono noti a tutti, ma quelli
più personali, per quanto di pubblico dominio, sono decisamente meno
conosciuti, e trovo che siano proprio questi a rendere al meglio quella che è
l'idea di eleganza di cui parlo.
Una vita cominciata tra gli stenti della guerra e finita
nella difficoltà della malattia, ma vissuta con una leggiadria che non può non
lasciare il segno.
Ringrazio Fede per avermi fatto conoscere il volto nascosto di questa donna. Non sapevo nulla di come avesse impegnato, in tutti i sensi, gli ultimi anni della sua vita, così come non sapevo nulla delle difficoltà che avesse dovuto affrontare da ragazzina.
Conoscevo Adrey Hepburn attrice, adesso credo di conoscere un po' anche la persona.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto.
Vi ricordo che potete entrare a far parte in qualsiasi momento di questo bellissimo gruppo, oppure potete darci suggerimenti, consigli o altro. Saranno graditissimi.
Potete contattare me all'indirizzo imaginary82@hotmail.it oppure Monica all'indirizzo moki418@hotmail.it
Al prossimo mese
Girerò subito questo post ad una mia amica pazza per Audry! Io preferisco Marilyn!
RispondiEliminaDiciamo che io non conosco bene né una né l'altra ma leggendo entrambi i ritratti ho potuto scoprire qualcosa in più su queste due persone.
EliminaGrazie per il commento.
Che sia un'icona di stile e di eleganza non lo metto in dubbio ma non mi è mai stata molto simpatica, non c'è un motivo particolare ma in genere preferisco Liz Tylor e Marilyn :)
RispondiEliminaNemmeno io la amo particolarmente, così come non amo, citando le attrici che hai nominato tu, Liz e Marilyn.
EliminaSono altre le attrici che hanno destato il mio interesse.
però conoscere questi aspetti della sue vita mi è piaciuto...