Buon primo lunedì del mese e bentornati per la rubrica che mi piace di più ospitare qui sul blog.
Oggi prende la parola Daniela, del blog Un Libro Per Amico.
Buona lettura!
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Per
il Ritratto di Signora di oggi ho deciso di prendere spunto da un
libro che ho letto recentemente - Strane creature di Tracy Chevalier
recensione qui
- e che mi ha portato a conoscenza di una donna che ha cambiato la
storia e che io fino a quel momento ignoravo: Mary Anning
(1799-1847) nata e vissuta a Lyme Regis, all’incrocio fra le
scogliere del Dorset e del Devon, in una famiglia tutt'altro che
benestante. Il padre, falegname di professione, abbinava al suo
lavoro quello del cercatore di fossili sulle spiagge locali - ricche
di reperti del periodo Giurassico - con lo scopo di rivenderli ai
turisti; Lyme Regis agli inizi del 1800 era infatti diventata meta
turistica ambita per le famiglie nobili e benestanti della città di
Londra.
Mary
apprese prestissimo dal padre l'arte della ricerca dei fossili fino a
farlo diventare un lavoro, soprattutto dopo la morte di quest'ultimo.
Era scavando sulle spiagge di Lyme, in inverno, alla base delle
instabili scogliere, in solitudine, rischiando spesso la vita, che
Mary contribuiva al sostentamento della famiglia.
Fonte |
Nel 1811 (altre fonti riportano 1809 e 1810) Joseph Anning,
fratello maggiore di Mary, trova il teschio lungo più di un metro di
un ittiosauro. Mary pochi mesi dopo - aveva solo 12 anni -
riesce ad individuare il resto del corpo. Capace di raffigurarsi la
sagoma di un animale – vissuto milioni di anni prima e che non
somiglia a quelli che può vedere attorno a sé – in frammenti di
ossa, accurata nel ricomporli, sei anni dopo ne ricostruisce lo
scheletro intero e l’esploratore tedesco Ludwig Deichart la
soprannomina «la principessa della paleontologia». Inizialmente
l'esemplare viene identificato come coccodrillo ed acquistato da
Henry Hoste Henley, Lord del luogo che lo compra da Mary per 23
pounds, e che lo rivende a sua volta a William Bullock, collezionista
di curiosità naturalistiche. Ma è Charles Konig, un naturalista che
lavora presso il British Museum a dargli il nome e una sistemazione
definitiva presso il museo. Negli anni Mary ne scoprirà poi diversi
altri, più o meno completi.
La
sua reputazione cresce, il reddito no, fino a quando il colonnello
Thomas James Birch mette invece all’asta fra i conoscitori europei
i fossili che aveva acquisito dalla famiglia Anning e consegna a lei
i proventi: 400 sterline.
Nel 1820 Mary trova il primo scheletro incompleto di
plesiosauro, seguito due anni dopo da uno completo.
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Per
il numero assolutamente inconsueto di vertebre del collo (35), mai
osservate fino a quel momento in nessun organismo vivente,
inizialmente la scoperta genera i sospetti del naturalista ed
anatomista francese Georges Cuvier, considerato a quel tempo autorità
assoluta nel suo campo. Una tale accusa di falsificazione, anche non
provata, avrebbe potuto mettere in grande imbarazzo Mary ed il suo
commercio, togliendo credibilità ai suoi ritrovamenti. Grazie al
secondo esemplare completo e all'appoggio della Geological Society, i
dubbi cadono e Cuvier ritira le sue perplessità.
Da
quel momento Mary annota e critica articoli scientifici che si fa
mandare dai visitatori, impara l’anatomia sezionando pesci e seppie
per meglio visualizzare, per similitudine, la forma di specie
estinte. A 27 anni, con i risparmi compra una casa e al pianterreno
apre l’Anning’s Fossil Depot, assistita da una signorina
di buona famiglia, Elizabeth Philpot - altra protagonista del libro
della Chevalier - che ne diventa l’amica e la collaboratrice. Il
deposito è presto frequentato da celebrità come re Federico Augusto
II di Sassonia o i “fossilisti” del museo di storia naturale di
Londra e di quello di New York.
Inutile
specificare che essendo nata donna, alla fine del 1700, da una
famiglia di bassissima estrazione sociale, Mary ebbe pochissimi, se
non quasi nulli, riconoscimenti della sua opera in vita, nonostante
durante le sue ricerche fosse venuta in contatto con importanti
personaggi del campo scientifico che spesso la contattavano per
chiederle pareri o per acquistare da lei pezzi dei suoi ritrovamenti.
Nessuno di loro fece comunque mai un cenno a Mary nominandola
apertamente nelle loro relazioni scientifiche. Non è ammessa nemmeno
in visita alla Geological Society di Londra anche se i membri ne
usano le opinioni e le scoperte (tra cui il fatto che certi sassi
friabili erano in realtà coproliti, feci fossilizzate) per iscrivere
la storia della vita e della morte delle specie nel «tempo profondo»
delle ere geologiche, e approdare con Charles Darwin alla teoria
dell’evoluzione.
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Nel 1828 è la volta del primo fossile di rettile volante mai
trovato in Inghilterra, anche se incompleto, uno pterosauro;
scoprì inoltre varie nuove specie di fossili di pesci, tra cui la
prima Squaloraja, nel dicembre del 1829. Mary Anning ne
ricava 210 sterline e dovrebbe finalmente vivere con un po’ di
agio. Ma nel 1835 perde tutti i risparmi in un investimento
sbagliato. Attraverso la nuova British Society for the Advancement of
Science, Buckland le fa avere una pensione dal governo, per
“contributi eccezionali alla scienza”.
Nel libro della Chevalier viene dato molto risalto a questa parte della storia e l'autrice riesce a raccontare in modo molto vivido sia le fasi di ricerca/ritrovamento che quella di pulizia/preparazione dei pezzi. Altro punto importante è l'amicizia e collaborazione di Mary con Elizabeth Philpot. Fu proprio un parente di quest'ultima - Thomas Philpot - a commissionare la costruzione del Lyme Regis Museum, costruito nel 1901 in una delle più antiche parti della città, un tempo affollata di case.La ragazza rischiò più volte la vita durante le sue ricerche ma il richiamo dei "ninnoli", come li chiamava lei, era più forte di qualsiasi altra cosa e la sua capacità di scovarli era impressionante.
Mary
muore a 47 anni, di cancro al seno. De la Bèche, presidente della
Geological Society, ne pronuncia l’elogio funebre davanti
all’assemblea, come se lei ne avesse fatto parte. Anni dopo,
Charles Dickens racconterà sulla rivista letteraria All the Year
Round la vita della «figlia del carpentiere che si guadagnò un nome
tutto per sé e se lo meritava.»
Peccato
che la donna, nella sua pur così importante vita, non abbia mai
avuto in vita i riconoscimenti che si sarebbe meritata.
Bibliografia:
Tracy Chevalier è una delle mie autrici preferite. Ho acquistato Strane Creature quando è uscito ma non l'ho ancora letto. Adesso, grazie a Daniela mi è tornata prepotente la voglia di leggere di Mary e della sua grande passione.
E sorge spontanea la domanda: chissà quante donne sono state determinanti per la storia, la scienza, le arti e le altre discipline e non hanno mai visto riconosciuti i loro sforzi, il loro impegno, il loro intelletto.
Ringrazio tantissimo Daniela e voi per aver letto e - spero - commentato.
Vi ricordo che potete trovare la rubrica anche sui blog
Alla prossima,
È molto affascinante sapere di come alcune donne abbiano dovuto lottare contro il sistema patriarcale dimostrandosi 100 volte meglio degli uomini in alcuni ambiti, non conoscevo Mary Anning :)
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