con un po' di ritardo, ecco la seconda parte degli acquisti romani.
Come ho già scritto nel post precedente si tratta di acquisti firmati MAC!
Per essere la mia prima volta in questo "paese delle meraviglie" devo dire che mi sono comportata abbastanza bene, limitandomi ad un paint pot, un ombretto in crema, una mini-size del fix+ ed un pennello da sfumatura (in realtà due, in quanto uno l'ho regalato alla mia cuginetta per il compleanno).
Il paint pot che ho preso è il celeberrimo Bare Study, che oramai è diventato il protagonista del mio trucco estivo, mentre l'ombretto in crema è Trophy, un rosa antico caldo dalla consistenza molto fluida.
Avevo letto e visto recensioni abbastanza negative su quest'ultimo tipo di ombretto, io fin dal primo utilizzo ne sono stata molto soddisfatta. Lo stendo con un pennello dalle setole piuttosto rigide ( e se si parla di setole rigide, non si può non menzionare il 202 di Kiko), picchiettandolo sulla palpebra ed avendo la pazienza di farlo asciugare per bene. Non si ottiene un colore pieno ma pittosto una sfumatura translucida che si sposa meravigliosamente con la carnagione dorata.
Il pennello che ho preso è il 222, un pennello da sfumatura fantastico, dalle setole morbidissime eppure "rigide" allo stesso tempo, non punge la palpebra ed è davvero maneggevole.
Il Fix+, beh...chi non lo conosce? Perfetto per bagnare gli ombretti e per fissare il trucco, ha battuto velocemente acqua termale e nebbia fissante.
Ma ora veniamo alle note dolenti...
Il punto vendita in cui sono andata è quello che si trova in Via Del Babuino e posso affermare che se tutti i Mac Store dovessero essere come quello, beh, che si tenessero i loro prodotti!
Essendo la mia prima volta avrei avuto davvero bisogno di qualcuno che mi aiutasse a destreggiarmi tra l'infinita quantità di cose, ma forse il mio aspetto da "turista per caso", con tanto di viso struccato e capello scarmigliato per la nottata in treno, non era degno delle loro attenzioni. Io ed il mio foglietto ci siamo dovuti arrangiare...ma fosse solo quello!
Il pennello che ho acquistato era l'unico di cui non fosse riportato il prezzo, così ho dovuto chiederlo. La tizia mi ha guardata come se stessi bestemmiando, come se da MAC non si chiede, si compra e basta, tanto che mi ha riferito un prezzo di gran lunga inferiore a quello reale, che ho scoperto poi alla cassa.
Mentre cercavo di scovare tra gli ombretti i nomi che mi ero appuntati, queste si piazzavano davanti, con la cliente degna di attenzione, fregandosene altamente del fatto che ci fossi io. Mi sono spostata verso i correttori e dopo 5 secondi si sono piazzate anche lì.
Giuro che c'è stato un momento in cui avrei voluto mandarle al diavolo ed uscire!
Insomma, alla fine sono andata dalla tizia alla cassa, chiedendo le cose che poi ho acquistato ed ottenendo un minimo di considerazione.
E' stata un'esperienza davvero deludente!
Non c'è assolutamente paragone con i punti vendita Kiko, ad esempio! Ne ho girati tantissimi ed in tutti l'accoglienza è sempre la stessa: le commesse sono educate, sorridenti e disponibilissime, in particolar modo nel mio punto vendita abituale, quello che si trova al Centro Commerciale Le Colonne di Brindisi, in cui ci manca poco a chiamarci addirittura per nome.
E con questo, fine dello sfogo! E mi sono limitata! Per questo ho aspettato per fare questo post, se lo avessi scritto il giorno dopo credo che mi sarei dovuta censurare!
Un bacione, alla prossima con i taaaaaaaaaaaaaanti acquistini Kiko.
Miki
purtroppo non esiste la mac nella mia città, ma in tante si lamentano dell'eccessiva "aria di superiorità" che si danno le commesse! Viceversa al telefono sono tutti super-gentili!! O_O boo comunque i prodotti che hai comprato sono stupendiiii :D
RispondiEliminahttp://sognidizuccherofilato.blogspot.com/
I prodotti sono tutti fantastici.. peccato per le commesse!! Io sono un po' come te, se mi fanno girare le scatole o mi guardano con aria di superiorità mi viene su un nervoso!! Una volta in un negozio di costumi ad una tizia (era la padrona del negozio) ho fatto tirare fuori il mondo e poi con il mio miglio sorriso ho detto "No grazie.. non c'è nulla che mi interessi nel suo negozio" .. cattiva?? forse si .. ma dovevate vedere la radiografia che mi aveva fatto quando sono entrata nel negozio! Peccato per lei.. ci ha rimesso un bel po' di soldi!
RispondiEliminanon c'è mac da me ma ammetto che se me lo trovassi davanti e SE avessi i soldi...non so, mi sentirei a disagio ad entrare...
RispondiEliminaVoglio quel pennello!!!!
RispondiEliminae aspetto di vedere gli acquisti Kiko che sono più adatti alle mie tasche e anche più facili da reperire visto che ho il negozio a 500mt da casa, croce e delizia!
Per me mac se la tira un po' troppo, mai come ora dovrebbe abbassare la cresta, visto che finalmente in Italia cominciano ad entrare marchi migliori e non secondi a mac tipo UD e INGLOT, mai comprato nulla di mac e spero di non farlo mai, specie dopo l'uscita dell'anno scorso, con la collezione Rodarte (fortunatamente cancellata poi)
RispondiEliminaSinceramente avevo avuto l'impressione di essere tra le poche a non essermi trovata bene con questo marchio. La cosa da un lato mi solleva, dall'altro mi indispettisce ancora di più, perchè vuol dire che non si tratta solo di quel determinato punto vendita, ma è evidentemente una caratteristica di questo brand.
RispondiElimina@Assyrianspirit: non conoscevo lo scandalo della Rodarte, ho appena letto alcune informazioni su internet, grazie per averne parlato qui.
Una volta ero da Exact con delle amiche e fidanzato a seguito, avevamo lasciato da parte alcune cose alla cassa per poi andare a pagarle a giro concluso, nel frattempo stavamo guardando l'altro piano (Exact a Lecce ha due piani) e una commessa con aria stizzita ci fa: "Potete abbassare la voce?". Noi parlavamo con un tono di voce assolutamente normale, facendo le chiacchiere che fanno tutte le amiche che acquistano abiti insieme.
RispondiEliminaAbbiamo mollato tutto (ho fatto mollare la roba anche a Roberto, che poverino aveva trovato un bel paio di pantaloni a buon prezzo) e ce ne siamo andate.
se posso dire la mia... di stores e corner MAC ne ho girati molti (in Italia i 3/4, di stores mi manca solo Bologna per esempio), e l'unico dove mi sono trovata male-male e' quello che dici tu, ma in altri benissimo, tipo Torino centro (ma son carucci anche alle Gru... in centro spaccano pero') e Milano in Brera... ma anche a via Torino, sebbene ormai non ci vada piu' perche' in Brera c'e' una dea XD
RispondiEliminaDa MAC l'approccio a volte e' un po' diverso perche' chi ci lavora non e' un commesso random ma un make up artist, per cui alcuni vogliono che in un certo senso tu sfrutti le loro competenze e i loro studi... io non so perche' a Roma pro siano cosi' perche' ti assicuro che in altri posti non son cosi' con la puzza sotto al naso, anzi.