E' passato davvero molto tempo dall'ultimo post di questa serie e, ad un mese dalla partenza, voglio assolutamente terminare il mio racconto dei giorni trascorsi in quella splendida città che è New York (limitatamente al quartiere di Manhattan questa volta).
Dopo la splendida giornata a Washington, città solenne, che ho amato alla follia nonostante siamo riusciti a vedere davvero molto poco, siamo ritornati a guardare il cielo della City.
Avevamo fissato un paio di tappe, ma per lo più abbiamo camminato senza meta per le strade di midtown. La giornata era fredda ma serena, con un bellissimo sole, passeggiare per la 5th Avenue è stato davvero rilassante.
Nonostante i buoni propositi, dopo tre giorni negli States, avevamo mangiato molti meno dolci di quello che ci eravamo proposti, troppo impegnati a saziarci di tutto ciò che c'era intorno a noi. Ma non potevamo rimandare troppo, e siamo tornati da Junior's a fare colazione:
Non ci sono parole per descrivervi la bontà di queste torte e, soprattutto, le dimensioni. Né io né il mio fidanzato siamo riusciti ad andare oltre la metà, conservando il resto per la sera.
Tappa del turista medio è Tiffany, in cui il 99% dei visitatori acquista il tipico braccialetto con piastrina. Ammetto che ero curiosissima di osservare l'interno di questo simbolo di New York, inoltre volevamo prendere due regali alle nostre mamme:
Esperienza terribile, l'unico ricordo negativo di tutta la permanenza a Manhattan. Non penso di essere mai stata trattata peggio in vita mia.
Rientrata in Italia, ho scritto una mail al servizio clienti che si è prontamente scusato per il trattamento, ma non ci metterò mai più piede.
Per fortuna che le nostre mamme sono rimaste molto contente, al momento, delle due catenine. Ma, oltre al danno la beffa, considerando che a distanza di pochi mesi entrambe si sono ossidate come la peggiore bigiotteria. Vi risparmio il prezzo, alla stessa cifra avremmo preso un gioiello in oro decisamente migliore. E vabbè...
Per raggiungere il Flatiron abbiamo preso la metro e siamo scesi all'omonima fermata. Appena emersi in superficie, abbiamo iniziato a guardarci intorno per adocchiare l'edificio. Immaginatevi due idioti che guardano a destra e a sinistra quando invece si trovano proprio sotto il palazzo in questione:
Continuando la ricerca del regalo perfetto per amici e parenti, siamo entrati nel Lego Store, un negozio davvero splendido per gli appassionati del genere:
Vicino al Flatiron c'è Eataly e, di fronte al familiare menù ed al richiamo della pasta, stavamo per cedere ad un pasto che ci riportasse per un attimo a casa. Ma siamo stati forti e abbiamo girato i tacchi, destinazione Ippudo, un noto ristorante giapponese, specializzato in Ramen:
Caro... molto caro, ma ottimo, ed il locale caratteristico e glamour.
Nel pomeriggio avevamo deciso di andare finalmente sull'Empire, cercando di essere su per l'ora del tramonto:
Non avevamo però fatto i conti con questo:
La coda è stata davvero lunga e stancante. Le uniche persone che si lamentavano erano italiani. Tutti gli altri se ne stavano tranquilli in attesa, avanzando ordinatamente.
Quasi vicino agli ascensori per raggiungere l'osservatorio, il corridoio era diviso in due corsie, la gente che saliva e quella che tornava. Ad un certo punto è spuntato un gruppo abbastanza numeroso, con a capo una signora, che mentre scappava letteralmente via, ha guardato noi in fila e ha gridato "Andatevene, andatevene, mamma mia, scappate..." e tutti gli altri al seguito a lamentarsi della lunga coda per cosa?
Beh, per questo:
Non sarà stato il tramonto, ma c'era da rimanere a bocca aperta!
Dopo la splendida giornata a Washington, città solenne, che ho amato alla follia nonostante siamo riusciti a vedere davvero molto poco, siamo ritornati a guardare il cielo della City.
Avevamo fissato un paio di tappe, ma per lo più abbiamo camminato senza meta per le strade di midtown. La giornata era fredda ma serena, con un bellissimo sole, passeggiare per la 5th Avenue è stato davvero rilassante.
Nonostante i buoni propositi, dopo tre giorni negli States, avevamo mangiato molti meno dolci di quello che ci eravamo proposti, troppo impegnati a saziarci di tutto ciò che c'era intorno a noi. Ma non potevamo rimandare troppo, e siamo tornati da Junior's a fare colazione:
Red Velvet Cake |
Chocolate Cheese Cake |
Tappa del turista medio è Tiffany, in cui il 99% dei visitatori acquista il tipico braccialetto con piastrina. Ammetto che ero curiosissima di osservare l'interno di questo simbolo di New York, inoltre volevamo prendere due regali alle nostre mamme:
Esperienza terribile, l'unico ricordo negativo di tutta la permanenza a Manhattan. Non penso di essere mai stata trattata peggio in vita mia.
Rientrata in Italia, ho scritto una mail al servizio clienti che si è prontamente scusato per il trattamento, ma non ci metterò mai più piede.
Per fortuna che le nostre mamme sono rimaste molto contente, al momento, delle due catenine. Ma, oltre al danno la beffa, considerando che a distanza di pochi mesi entrambe si sono ossidate come la peggiore bigiotteria. Vi risparmio il prezzo, alla stessa cifra avremmo preso un gioiello in oro decisamente migliore. E vabbè...
Per raggiungere il Flatiron abbiamo preso la metro e siamo scesi all'omonima fermata. Appena emersi in superficie, abbiamo iniziato a guardarci intorno per adocchiare l'edificio. Immaginatevi due idioti che guardano a destra e a sinistra quando invece si trovano proprio sotto il palazzo in questione:
Continuando la ricerca del regalo perfetto per amici e parenti, siamo entrati nel Lego Store, un negozio davvero splendido per gli appassionati del genere:
Vicino al Flatiron c'è Eataly e, di fronte al familiare menù ed al richiamo della pasta, stavamo per cedere ad un pasto che ci riportasse per un attimo a casa. Ma siamo stati forti e abbiamo girato i tacchi, destinazione Ippudo, un noto ristorante giapponese, specializzato in Ramen:
Caro... molto caro, ma ottimo, ed il locale caratteristico e glamour.
Nel pomeriggio avevamo deciso di andare finalmente sull'Empire, cercando di essere su per l'ora del tramonto:
Non avevamo però fatto i conti con questo:
La coda è stata davvero lunga e stancante. Le uniche persone che si lamentavano erano italiani. Tutti gli altri se ne stavano tranquilli in attesa, avanzando ordinatamente.
Quasi vicino agli ascensori per raggiungere l'osservatorio, il corridoio era diviso in due corsie, la gente che saliva e quella che tornava. Ad un certo punto è spuntato un gruppo abbastanza numeroso, con a capo una signora, che mentre scappava letteralmente via, ha guardato noi in fila e ha gridato "Andatevene, andatevene, mamma mia, scappate..." e tutti gli altri al seguito a lamentarsi della lunga coda per cosa?
Beh, per questo:
Non sarà stato il tramonto, ma c'era da rimanere a bocca aperta!
Al contrario degli altri compaesani, siamo rimasti deliziati e soddisfatti dall'esperienza e la prossima volta ci metteremo in fila per tempo per gustare il tramonto. Non vedo l'ora.
Una volta scesi, davvero molto stanchi per la strada fatta, ci siamo lasciati alle spalle l'Empire e ci siamo diretti lentamente verso l'albergo, godendo delle luci di Times Square:
Sull'8th c'è un locale carinissimo che si chiama EuroPan, un take-away con un'ampissima scelta, e noi non vedevamo l'ora di mangiare qualcosa e crollare nel letto:
E per quella giornata è tutto... Ci ritroviamo tra qualche giorno per salire sulla grande Signora!
ALTRI POST:
- Miki In The Big Apple #2: 1 Gennaio 2015 Il viaggio, l'aeroporto, la metro, Manhattan
- Miki In The Big Apple #3: 2 Gennaio 2015. American Breakfast, 5th Avenue, Central Park, Upper East Side
- Miki In The Big Apple #4: 3 Gennaio. Bryant Park, NY Public Library, Grand Central Terminal, Hard Rock Cafè e Shopping
- Miki In The Big Apple #5: 4 Gennaio, Washington
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Alla prossima,
A parte che è ora di pranzo, devo andare a fare la spesa, non c'è niente nel frigo ed io ora sto morendo di fame davanti a tutte queste cose @.@
RispondiEliminaCerto che noi italiani ci facciamo proprio riconoscere eh -.- ma sempre, ce lo si legge in faccia...a me va bene che di solito mi scambiano per una francese xD
Comunque, tramonto o no, il panorama era davvero meraviglioso <3
Spero anche io un giorno di andarci :D non vedo l'ora di leggere il prossimo post ;* un bacio
Oh miki mi hai fatto ritornare con la mente a ottobre quando ho fatto una capatina nella grande mela. Non sono riuscita a vedere il Flat Iron. La tappa da Tiffany ovviamente non me la sono fatta mancare ma che brutto leggere della tua pessima esperienza! Il ramen è qualcosa di meravigliosamente buono, spero si possa diffondere anche in Italia!
RispondiEliminaLo skyline di notte è davvero mozzafiato...pensa che io non ho mai messo NY in cima alla mia lista dei viaggi ma da qualche anno a questa parte mi è venuta voglia di vederlo, ne parlano tutti benissimo.
RispondiEliminaMamma mia quelle torte...
RispondiEliminaE lo skyline...
E il Flatiron...
*.*
PS: Tiffany fa schifo anche qui: anni fa il mio moroso mi regalò una collanina e dopo poco si è tutta opacizzata e segnata. Per la serie, pagare giusto il nome...