giovedì 12 marzo 2015

Miki In The Big Apple #3: 2 Gennaio 2015. American Breakfast, 5th Avenue, Central Park, Upper East Side.


Goodmorning! 

Be', voglio dire, mica si va in America per niente!
Eccoci con il terzo appuntamento di questa piacevole rubrica. piacevole più per me che per voi probabilmente. Ricordare ogni singolo momento vissuto durante la prima settimana del nuovo anno, si sta rivelando più terapeutico del previsto. Inoltre, sono contenta che vi stiano piacendo questi post chiacchiericci e che possano essere per voi un modo per vedere New York attraverso i miei occhi e magari, perché no, scoprire di amarla un pochino. Io la amo profondamente. Si era capito?
Per chi se le fosse perse, trovate le prime due puntate QUI e QUI.

Quando ho aperto gli occhi, il 2 Gennaio, ho realizzato che il jet-lag non è una leggenda metropolitana. E' una certezza metropolitana! E nonostante la stanchezza e le millemila ore di veglia, dopo solo quattro ore di sonno ero completamente sveglia, mentre accanto a me il mio fidanzato se la russava alla grande! In Italia invece la giornata era cominciata da un pezzo, quindi ho passato un po' di tempo con i miei amici su WhatsApp, ad aggiornare mamy ed a rigirarmi nel letto nella speranza di riprendere sonno. Cosa che, ovviamente, non è successa. Ma tutto quell'agitarsi tra le lenzuola ha avuto un vantaggio: svegliare il mio fidanzato, che mi ha guardata come se avesse avuto davanti Samara: "Ma tu non dormi mai???"
"Tra ssssette gggiorni!"



Alle 8:00 eravamo già in strada, pronti per la tradizionale colazione all'americana.
La prima tappa infatti è stata Junior's, la tipica tavola calda, di quelle dove ad ogni sorso ti refillano il caffè finché non ti esce dalle orecchie.

Io non bevo caffè, sia perché non mi piace particolarmente, sia perché mi agita moltissimo. Il caffè americano, che molti credono una versione annacquata del nostro espresso, è invece delizioso e se non avessi fermato il cameriere che continuava a riempirmi la tazza, non so cosa sarebbe successo.

Junior's è famosissimo soprattutto per le sue torte e le cheesecake in particolare, infatti la nostra intenzione era proprio quella di provare un dolce, ma di fronte al ricchissimo menu, non abbiamo resistito e abbiamo scelto una colazione tradizionale:


Circa cinquantadue uova con gli spinaci, patate croccanti e cipolla e pane tostato con un velo di sciroppo d'acero. Sì, lo so che qualcuno penserà "Bleah, che schifo", ed ogni riferimento a Paola è puramente voluto, ma io, noi siamo dell'idea che quando si va in un posto, il cibo fa parte integrante dell'esperienza. Essere a New York e mangiare in locali italiani o presunti tali o fare colazione con cappuccino e cornetto (mi pare di non averne nemmeno visti in realtà) non era assolutamente contemplato.
E comunque, non ce l'ho fatta a finirla! Mi stava uscendo il colesterolo dalle orecchie. Non ce l'ha fatta nemmeno il mio fidanzato e, fidatevi, ho detto tutto!
E' stato il nostro unico pasto fino alla sera. Ci siamo sentiti satolli fino al tardo pomeriggio e, considerate che abbiamo camminato ininterrottamente per circa sette ore, prima di fermarci a prendere un tè da Starbucks.

Usciti da Junior's, che si trova circondato dai teatri di Broadway, abbiamo camminato in direzione 5th Avenue. Due erano le tappe prefissate per quel giorno: l'Apple Store e Central Park, e tutto quello che ci avrebbe portati lì. Come ritrovarci improvvisamente a Times Square:



Avete visto MAC? Beh, anche io, e mi ci sono fiondata per comprare il mio amatissimo Brow Set, finito proprio alla vigilia della partenza, e senza mi sento come se fossi completamente struccata. Purtroppo non mi sono nemmeno guardata in giro, avevamo fretta di andare e pensavo ci sarei ritornata, cosa che poi non è successa.



Sì, sono voluta tornare alla Rockefeller Plaza. Lo so, sono un caso disperato, ma volevo vederla anche di giorno. E, credetemi, è splendida quasi quanto lo è di sera.

Il sole, la temperatura mite, il cielo azzurro hanno fatto tutto il resto.



Anche la Cattedrale di San Patrizio ha il suo fascino alla luce del giorno, se ne possono apprezzare tutti i dettagli architettonici e, soprattutto, vi si poteva entrare.
Io non sono credente, ma le chiese, in quanto opere d'arte, mi provocano spesso reazioni esagerate. Mi è successo a Roma, appena mi voltai e mi ritrovai di fronte alla Pietà e mi è successo qui. Tutte le emozioni fino a quel momento trattenute sono esplose in un pianto incontenibile. Mi guardavo attorno e non riuscivo a trattenere le lacrime. Tony ormai ci ha fatto l'abitudine...


La 5th Avenue è più bella di come si vede nei film. Hai perfino paura di passare davanti ad alcuni negozi, casomai si debba pagare qualche sorta di pedaggio. E' maestosa, lussuosa ed è una passeggiata piacevole fino alla Grand Army Plaza.

Inutile dirvi chi ha insistito perché andassimo all'Apple Store.
E potete immaginare con quale tranquillità io abbia continuato a passeggiare per tutto il giorno con DUE Iphone 6+ nella borsa... Uomini... Però ammetto che amo il mio nuovo giocattolino, proprio tanto.

Il Plaza è imponente e lussuoso e gli addobbi natalizi mi hanno  riportato alla mente il mitico "Mamma ho riperso l'aereo".


Entrare a Central Park, lasciarsi alle spalle la frenesia della città, è come entrare in un altro mondo:


Di tutta la permanenza a New York, il tempo passato qui è stato per me il più bello ed emozionante, un qualcosa che non si può descrivere a parole, per questo lascio che parlino le immagini:












Su ogni panchina del parco c'è una storia, una dedica, un ricordo. Le avrei fotografate tutte. Mi sarei fermata davanti a tutte. Ho pianto davanti a tutte quelle che ho letto.









La Bethesda Terrace,  che si affaccia sulla fontana, cuore del parco, è un punto davvero suggestivo. Io e Tony ci stavamo allontanando verso Nord quando entrambi siamo stati attratti da una musica celestiale che proveniva dall'interno dell'edificio. Più ci avvicinavamo e più la musica sembrava un coro d'angeli.


Purtroppo sono riuscita a filmare solo l'ultima parte della canzone, le lacrime agli occhi mi impedivano di vedere...

Nonostante le ore passate a Central Park, non siamo riusciti a vederlo tutto. Siamo arrivati fino al Reservoir, ci siamo goduti lo spettacolo e siamo tornati indietro dall'esterno, godendoci un po' dell'Upper East Side... Sembrava di essere sul set di Gossip Girl!




Ho lasciato il mio cuore a Central Park. Se chiudo gli occhi posso ancora sentire il calore del sole, il rumore dell'acqua, il cinguettio degli uccelli ed il vociare sommesso della gente.

Dopo una sosta ristoratrice da Starbucks e dopo aver mangiato una Lemon Pound Cake semplicemente divina, ci siamo incamminati lungo l'Ottava per ritornare in albergo. Dire che eravamo cotti è dire poco.
Nonostante ciò, abbiamo continuato a goderci la città, le strade, i negozi.
Io sarei anche andata volentieri a letto senza cena, ma figuratevi se al mio fidanzato andava bene.
Per molti sembrerà un'eresia, ma eravamo curiosissimi di provare la pizza e ci siamo fermati da Subway.


Vi dirò... Non è la pizza napoletana, ovviamente, ma è di gran lunga più buona di quella sottospecie di frisbee che fanno dalle mie parti.

Forse sarà stato il viaggio, la mancanza di sonno, gli sbalzi di temperatura continui tra ambienti interni ed esterni, ma alla fine di questa giornata sentivo la mia pelle cadere letteralmente a pezzi. Nonostante io mi fossi portata la crema viso più nutriente che avessi, non è stata sufficiente. Quale scusa occasione migliore per entrare in quel posto incantato che sono le Pharmacy? E noi ne avevamo una enorme a pochi passi dall'hotel.

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E anche per oggi è tutto. Alla prossima.


18 commenti:

  1. Quel pezzo di canzone che hai registrato è magnifico, potrei premere play fino a domani tanto mi piace.
    E poi va beh, gli scoiattoli *_* io avrei passato la giornata a rincorrerli, li adoro *_*.
    Aspetto trepidante il quarto episodio *_*

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    1. Vero? Pure io... E sentirla dal vivo è stata un'esperienza emotivamente intensa e destabilizzante. Alla fine ci siamo dovuti allontanare perché non ce la facevamo più.
      Gli scoiattoli in realtà mi inquietano. Ti guardano abbastanza minacciosi...

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  2. Splendido anche questo post :) I video sono meravigliosi.. e quel cane con lo scoiattolo? XDD Spettacolo!
    Anche a me in Canada è capitato di trovare le panchine con le dediche ç_ç che te lo dico a fare? Ho pianto? Sì

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    1. Quel cane era immobile! Ed è rimasto immobile per dieci minuti!!!
      Le panchine... ç_____ç

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  3. Ovviamente, oltre a mangiare e dormire, anche io ho notato e apprezzato qualcosa eh...

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    1. infatti ha detto che hai apprezzato l'apple store XD

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    2. ahahhaah Tony XDXD Tranquillo io ti capisco.. quelle colazioni lì sono la fine del mondo XDXD

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    3. Amore... -_____-" mica ho detto il contrario.

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  4. Bellissimo resoconto miki! ma davvero non sei entrata dentro al negozio della disney? comunque central park è bellissimo mi piacerebbe tanto andare a NYC ci sarebbe da fermarsi un paio di mesi per vedere tutto!

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    1. No, non ci sono entrata. La Disney c'è anche qui e sono entrata in altri negozi di giocattoli ben più tradizionali della Disney.
      Io mi ci fermerei tutta la vita...

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  5. wow, bellissimo post, ho immaginato fin dal primo istante di essere li con voi =)

    p.s. ti ho taggato in un post ^-^
    My Blog ♥

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    1. Un tag che capita a fagiolo XD
      Grazie mille, stavo già preparando il post.

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  6. Sono d'accordo sul cibo: io sono molto esigente e schizzinosa, ma quando si tratta di provare qualcosa di tipico non mi tiro (quasi) mai indietro!! E' successo con l'alligatore a Miami (niente male) e con le rane qui vicino Siena (molto buone)!!
    Mio marito nello stesso Apple Store mi ha comprato due anni fa il Macbook Air... Uno spettacolo!!
    Central Park è piaciuta molto anche a me!!
    Da MAC io ho preso Ruby Woo, ma in quello dentro Grand Central Station.

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  7. Mamma mia che invidia!
    Non vedo l'ora di andarci! Luke ed io siamo amanti di programmi come Man vs Food e non vediamo l'ora di provare qualche mega piattone super calorico!
    Quando toccherà a me, ti riempirò di domande!!

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    1. E sarò felicissima di risponderti ed aiutarti, se posso.

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  8. Non ho potuto passare molto tempo a Central Park quando csono stata a NY, però ammetto che il tramonto e l'autunno hanno reso tutto incantato, ore che sembravano volare via. Ora capisco come mai molti Newyorkesi si rintanino in questa oasi appena ne hanno l'occasione, sembra un altro pianeta immerso nel caos della City.

    Comunque, God Bless the Pharmacies, ho tipo tutte le loro carte fedeltà XD avevano troppi sconti fantasticherrimi

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    1. Io ci sarei tornata anche il giorno dopo, se non ci fosse stato letteralmente il mondo da vedere. Ho amato profondamente Central Park e spero di riuscire a vederlo anche in autunno.
      Le Pharmacy sono davvero una delle cose più belle del mondo...

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