lunedì 28 marzo 2016

Movie-aholic #2 Febbraio (Una rubrica copiata da Spendi&Spandi)

Marzo volge al termine e, dopo le abbuffate pasquali, vorrei salutarvi con il post dedicato ai film visti nel mese di Febbraio.
La pubblicazione è slittata al lunedì di Pasquetta. Magari, complice il puntuale brutto tempo, qualcuno di voi avrà voglia di poltrire di fronte alla tv e potrebbe trovare in questo elenco qualche spunto interessante.
Sono molto contenta che la prima puntata vi sia piaciuta e, come nello scorso post, vi rimando al blog della cara Giulia di Spendi&Spandi, da cui ho copiato spudoratamente l'idea, col suo consenso ovviamente.

Mettetevi comodi e cominciamo. 

(2011)

Fonte
Avevo alte aspettative su questo film. Ho desiderato vederlo dalla prima volta che ho visto il trailer, per la storia narrata, per il cast, a mio avviso, eccezionale, per rispolverare un po' quella storia della Filosofia che ho tanto amato al liceo.
Purtroppo non mi è piaciuto molto. Per quanto la trama sia molto interessante e le performance notevoli, soprattutto quella di Keira Knightley, non mi ha presa come pensavo. L'ho trovato lento e confuso, difficile da seguire, ed in certi passaggi noioso. E' di Cronenberg, dovevo aspettarmelo.

VOTO: 6

(2002)

Fonte
Serata musical con la mia amica Paola. Avevo già visto questo film, più di una volta, e lo riguardo sempre volentieri. Trama carina, splendidi costumi e atmosfere tipiche degli anni '20. Alcuni passaggi musicali sono notevoli, come la scena nel carcere.
Consigliato per una serata tranquilla.

VOTO: 7

(1985)

Fonte

Da ragazzina adoravo i film degli anni '80 e penso di aver visto quasi tutti quelli con Molly Ringwald (Pretty in Pink su tutti). The Breakfast Club mi mancava e mi è venuta voglia di vederlo dopo Pich Perfect, in cui se ne menziona la colonna sonora e Don't You (Forget About Me), scritta da Keith Forsey e incisa alla fine dai Simple Minds, che raggiunsero l'apice del loro successo commerciale, grazie al brano.
Non mi aspettavo un film così bello, così intenso, che dovrebbero guardare tutti, a mio parere. Uno di quei film che non passano mai di moda e che mostra come nonostante una persona possa essere lontana anni luce da un'altra, per modo di vivere, possibilità, cultura, ecc, molto spesso è accomunata all'altra da problemi molto simili.
Non dobbiamo mai giudicare con superficialità chi abbiamo di fronte.

VOTO: 8

(2015)

Fonte
Percaritaddiddio... Pensavo di trascorrere una serata spensierata e divertente tra amiche, ma 'sta roba è la sagra del cattivo gusto.
Nel primo c'era qualche coreografia carina, ma qui no. Tanta volgarità e basta.
Tempo assolutamente buttato.

VOTO: 0

(2009)

Fonte

Anche questo era un film che volevo vedere da tempo e, per fortuna, non mi ha affatto delusa, ma anzi il finale è stato abbastanza inaspettato.
Fantastica Amanda Seyfried, che, complice il suo aspetto, riesce ad interpretare un personaggio molto difficile in equilibrio tra fresca innocenza ed intrigante sensualità.
Su Julianne Moore non mi esprimo nemmeno, lei è grandiosa come sempre.

VOTO: 7

(2015)

Fonte
Ammetto di non essermi mai interessata al movimento delle suffragette. La prima volta che ho sentito questa parola penso che sia stata da piccola con la visione di Mary Poppins. All'epoca pensavo che le suffragette fossero tutte graziosissime signore, allegre e un po' civettuole, che sfilavano con i loro cappellini per il diritto di voto, che molto gentilmente venne loro concesso.
Poi, al liceo, avrò letto velocemente qualche trafiletto sui libri di storia, ma nulla che mi facesse capire l'importanza e la complessità del movimento.
Questo film ripercorre abbastanza fedelmente le ultime tappe dell'organizzazione, mostra la caparbietà di queste donne, le difficoltà che erano disposte ad affrontare, andando contro alla società, alle loro famiglie, rischiando anche la vita. Alcune venivano considerate vere e proprie criminali, costantemente sorvegliate e puntualmente arrestate.
Un film davvero intenso, con un finale toccante.

VOTO: 9

(2014)

Fonte
Durante un'intervista per Make A Wish, la ragazzina con cui stavo parlando mi ha detto che Lucy era il suo film preferito. Mi ha parlato della storia con talmente tanto entusiasmo che mi ha fatto venire voglia di vederlo.
Se vi piacciono le storie di fantascienza, con una buona dose di azione, ve lo consiglio.
Ho passato una serata piacevole. Ho apprezzato particolarmente gli effetti speciali e la teoria della capacità cerebrale, spiegata in maniera abbastanza verosimile.
Insomma, Besson non si smentisce.

VOTO: 6

(2015)

Fonte

Ho visto questo film quattro volte durante il mese di Febbraio e lo avrei rivisto ancora. Lo rivedrò ancora.
Vi ho parlato del libro, di quanto mi fosse piaciuto.
Se lo avessi visto prima di leggere la storia di Lili, avrei dato sicuramente il voto massimo. Purtroppo però non apprezzato alcune modifiche che sono state fatte.
Detto ciò, questo film è un piccolo capolavoro. Delicato e sconvolgente. Intenso e doloroso. Redmayne meritava quell'Oscar più di chiunque altro (e non ho nulla contro Di Caprio, anzi). Sin dall'inizio nei suoi occhi si vede Lili. Non sono gli abiti, non sono i capelli, non è il trucco. Lui è Lili e la sua storia vi travolgerà inevitabilmente tanto da voler cullare quella splendida creatura tra le braccia.
Gerda, la moglie di Einar, è un altro personaggio incredibile (Oscar meritatissimo per la Vikander), anche se molto meno che nel libro.
Se non lo avete visto, rimediate immediatamente e fatemi sapere se rimarrete incantati come me.

VOTO: 9

(2015)

Fonte
Adoro Netflix e la possibilità di poter scegliere tra tantissime cose diverse. La scelta è ancora abbastanza limitata, soprattutto per ciò che riguarda i film, ma c'è invece un'ampia selezione di documentari interessanti, tra cui Twinsters, la storia di due gemelle coreane, date in adozione e quindi vissute in famiglie e continenti differenti.
Sam e Anais si trovano per caso grazie ad un video su YouTube. Tra di loro si accende subito un affetto incondizionato ed una curiosità che le porta a scavare nel passato e nella terra natia, inoltrandosi nel mondo, spesso controverso, delle adozioni internazionali
Realizzato dalla stessa Samatha, questo documentario è di una dolcezza disarmante ed è incredibile come nonostante il tempo e la distanza un legame fraterno possa nascere e diventare così forte, coinvolgendo le persone che stanno intorno alle due ragazze e creando una grande famiglia allargata, al di là di ogni legame di sangue.

VOTO: 10

(Quella svitata della mia ragazza - 2008)

Fonte
Remake di un film sudcoreano, ho iniziato a vederlo perché ambientato a New York e perché mostra alcuni scorci notevoli del mio amatissimo Central Park.
La storia è carina, piacevole e particolare, non la solita love story sdolcinata e prevedibile.
Consigliato per una serata disimpegnata, magari come compagnia mentre si sta facendo altro (io scrivevo articoli per il blog).

VOTO: 6

(2005)

Fonte
Avrei voluto dedicare a questo film un post a parte perché ci sarebbero tantissime cose da dire.
L'ho scelto principalmente per la presenza di Ellen Page, un'attrice a mio parere notevole, ed in secondo luogo per la trama.
Hayley è un'adolescente un po' fuori dalle righe, con interessi diversi rispetto alle coetanee. E' intelligente, curiosa, acuta, sarcastica, tanto da attrarre l'attenzione di Jeff, un fotografo trentenne, frequentatore di chat line.
Con il suo aspetto innocente e la lingua tagliente, Hayley si rivelerà presto il peggior incubo di Jeff.
E' un film dalle tematiche e dalle scene forti, controverso, inquietante, indigesto e travolgente. Uno di quei film che suscitano sensazioni opposte e fastidiose con cui bisognerà fare i conti anche dopo la parola fine.

VOTO: 8

(Il sapore del successo - 2015)

Fonte
Burnt potrebbe essere considerata la versione più seria e impegnata di Chef, il film con Jean Reno, che io personalmente ho adorato.
Onestamente non mi aspettavo un film serio, di solito quando si parla di cuochi, cibo e cucine, l'atmosfera è abbastanza leggera.
Questo è un viaggio verso la redenzione, la ricerca di un successo personale che va al di là del significato materiale.
Adam ha compreso fino in fondo i suoi errori del passato, fissare un obiettivo importante e raggiungerlo sarà l'unico modo per redimere se stesso e dimostrare di valere qualcosa.
Inaspettatamente il successo arriverà solo quando perderà di vista lo scopo.

VOTO: 8

(2009)

Fonte
Trama e finale alquanto scontati per un film tutto sommato piacevole, che mi ha tenuto compagnia durante una serata di blogging.
A me piace molto Renée Zelweger, la trovo simpatica e mi mette di buon umore, con quegli occhi che sorridono.
L'ho rivisto volentieri.

VOTO: 6

Ne avete già visto qualcuno? Che ne pensate?
C'è qualcosa che volete consigliarmi?

Alla prossima,


6 commenti:

  1. Molto carina questa rubrica! Tra quelli da te citati ho visto solo Chicago e Lucy, piaciuti entrambi ma specialmente il primo, adoro gli anni '20 americani. Mentre vorrei assolutamente vedere Suffragette e The Danish Girl quanto prima, il tema di entrambi mi sta particolarmente a cuore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E allora devi guardarli assolutamente. Coinvolgenti entrambi, emozionanti, per nulla noiosi o pesanti.

      Elimina
  2. Adoro i musical e Chicago l'ho visto un'infinità di volte, so le canzoni a memoria! Bellissima la trama, l'ambientazione, le musiche, i costumi, le scenografie, cast spettacolare!! Un bellissimo tuffo negli anni '20!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io li adoro, e ce ne sono alcuni che rivedo regolarmente!

      Elimina
  3. Chloe e Burnt sono nella mia lista di film da vedere da parecchio ormai.
    Suffragette e The Danish Girl sono i due film che più mi pento di non aver visto al cinema in questo primo 2016, li recupererò quanto prima.
    Twinsters, My Sassy Girl e Hard Candy non li conoscevo e li aggiungo alla lista di film da vedere!
    Chissà quali film mi tirerai fuori dal cappello nel prossima puntata! *.*

    RispondiElimina